Aggressione

Pegli, verificatrice Amt aggredita e spinta giù dal bus: in ospedale con un trauma cranico

Piccardo (Fna Ugl): "Servono le bodycam su base volontaria, queste violenze sono inaccettabili"

autobus bus amt 1

Genova. Ennesima aggressione ai danni del personale Amt a bordo di un bus a Genova. Una verificatrice di titoli di viaggio è finita all’ospedale dopo essere stata spinta fuori dal mezzo da una persona che era stata trovata senza biglietto, fuggita subito dopo l’aggressione.

È successo nel primo pomeriggio, poco prima delle 15.00, sul lungomare di Pegli a bordo di un bus in servizio sulla linea 1. All’apertura delle porte la donna, una 49enne, è stata buttata giù e cadendo ha battuto la testa sull’asfalto. Soccorsa dai militi della Croce Verde Praese, è stata trasportata in codice giallo all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena con un lieve trauma cranico. A parte la paura, le sue condizioni non sono gravi.

Immediata la reazione dei sindacati che da tempo chiedono misure specifiche per garantire la sicurezza. “A bordo c’erano le telecamere, quindi speriamo che il responsabile venga identificato – interviene Roberto Piccardo, segretario regionale della Fna Ugl -. Ma noi ripetiamo all’infinito la proposta di dotare i verificatori di bodycam su base volontaria, perché queste persone non possano farla franca. Tutti i giorni dobbiamo avere a che fare con questa violenza che è inaccettabile”.

Nei prossimi giorni sono previsti nuovi incontri sul tema tra sindacati e Amt. Le sigle confederali hanno chiesto anche la possibilità di valutare il Daspo urbano per chi aggredisce il personale del trasporto pubblico. È stata inoltre concordata l’istituzione di una cabina di regia attraverso un tavolo permanente sulla materia tra sindacati, assessorati, polizia locale e azienda per monitorare l’andamento del fenomeno ed aggiornare le varie iniziative di contrasto da porre in essere nel più breve tempo possibile”.

Uiltrasporti: “Basta aggressioni ora si deve svoltare con azioni a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori a bordo dei bus”

“La Uiltrasporti chiede con forza nuovi percorsi a tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori a bordo dei bus. Gli operatori sono sotto stress a causa dei frequenti episodi di aggressione che avvengono nel corso del servizio” dice Giuseppe Gulli, segretario regionale Uiltrasporti Liguria.

E prosegue: “Insieme all’amministrazione comunale e all’azienda Amt si vuole giungere a un percorso comune. Le richieste avanzate dal sindacato e al vaglio di Comune e azienda riguardano un coordinamento tra le forze dell’ordine e la Prefettura, il Daspo nei confronti di quei soggetti che tendono a reiterare comportamenti aggressivi a bordo dei bus e di telecamere presso i capolinea e le fermate molto frequentate”.

Poi continua “La Uiltrasporti sostiene che strumenti come, ad esempio, le bodycam possano essere adottati per la sicurezza personale degli addetti su richiesta degli operatori. Per garantire l’incolumità di cittadini e lavoratori occorre investire anche atraverso le risorse necessarie: la sicurezza non può essere considerata un costo ma uno strumento di coesione sociale”.

“È inaccettabile che nel 2023 accadano ancora questi episodi ai quali la Uiltrasporti intende porre fine attraverso la sensibilizzazione delle istituzioni,della popolazione e della politica” conclude infine.

 

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