Genova. Muri scrostati, muffa, sporcizia, ruggine, niente carta e niente sapone. Così si presentano i servizi igienici al piano terra di Palazzo Tursi, di certo non il migliore biglietto da visita per i turisti che frequentano Strada Nuova e in generale il centro storico di Genova.
La segnalazione arriva da un lettore che documenta la situazione con diverse fotografie eloquenti. Al di là delle condizioni igieniche, non sempre soddisfacenti, a spiccare è lo stato manutentivo generale.
“Carta finita, ci scusiamo per il disagio”, recita un cartello attaccato al distributore, mentre un interruttore elettrico con tanto di presa di corrente è privo della mascherina protettiva.
I bagni pubblici di Palazzo Tursi sono tra i più frequentati da visitatori e crocieristi che affollano le attrazioni della zona accompagnati dalle guide turistiche. Altri servizi si trovano al Mercato Orientale, all’Acquario e al Porto Antico. Di recente sono stati aperti quelli nei pressi delle stazioni della metropolitana di San Giorgio, Sarzano e Brignole.
I servizi igienici pubblici sono affidati in gestione attraverso una concessione a cooperative sociali per la pulizia, la sanificazione e la custodia.
Il Comune di Genova aveva avviato anche un piano operativo anche per il recupero e l’accessibilità degli 84 vespasiani dislocati nei 9 Municipi genovesi: sono stati individuati 59 interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.