Genova. “L’assessore Gratarola continua a non dare risposte precise sui tempi di riapertura del punto di primo intervento dell’ospedale Gallino: se da un lato conferma la volontà di riaprirlo, dall’altro non dice quando e si aggrappa alla mancanza di personale”. Così il consigliere regionale del Partito Democratico Armando Sanna dopo la risposta in aula all’interrogazione, di cui era primo firmatario, sul punto di primo intervento dell‘ospedale Gallino.
“L’ultimo concorso, ha fatto sapere l’assessore, ha visto la partecipazione di un solo sanitario e al prossimo concorso, che sarà bandito entro la primavera, risultano iscritti ‘solo quattro specializzandi dell’ultimo anno’, che potranno prestare la propria opera solo con un tutor finché non finiscono la specializzazione. Se vogliamo che la sanità sui territori non venga penalizzata, bisogna rendere più appetibile, anche attraverso incentivi economici, la possibilità di lavorare nell’entroterra, quello che questa Giunta non sembra riuscire a fare”, conclude Sanna.
“La giunta non brancola nel buio, ma ci vede benissimo ed è per questo che sta lavorando per arginare quello che è un problema nazionale: la carenza di organico soprattutto nel settore dell’emergenza urgenza”. L’assessore alla Sanità Angelo Gratarola replica così alle accuse del consigliere Sanna.
“Al concorso per medici di urgenza, che è in fase di attuazione, sono iscritti quattro specializzandi dell’ultimo anno della scuola – aggiunge Gratarola – Tenuto conto che i medici in formazione possono lavorare in maniera autonoma senza tutoraggio nel momento in cui viene acquisito il titolo di specialista, il punto di primo intervento potrà aprire soltanto quando tali figure professionali acquisiranno la piena autonomia. Poiché questa è una variabile che dipende dall’Università, e quindi non pianificabile né programmabile da Regione Liguria, non è al momento possibile fornire una data certa, ma è verosimile – conclude – ritenere che l’apertura possa avvenire entro la fine dell’anno“.