Genova. Una suddivisione della città in zone con norme differenti, modifiche agli orari dei divieti, “facilitazioni” per commercianti e artigiani e possibilità di raggiungere comunque i parcheggi di interscambio per poi proseguire coi mezzi pubblici. È questa, secondo quanto anticipato oggi dal sindaco Marco Bucci, la versione 2.0 all’ordinanza antismog che il Comune è pronto a varare la settimana prossima dopo le proteste di categorie economiche, sindaci dei paesi confinanti e cittadini.
Il provvedimento, che entrerà comunque in vigore “all’inizio di marzo” come previsto in origine, avrebbe fermato auto e furgoni Euro 1 (benzina) ed Euro 3 (diesel) e i ciclomotori Euro 1 su tutto il territorio del comune di Genova e non più solo in centro, come succede per i divieti applicati fino ad oggi. La “revisione” allo studio di Tursi – così la chiama il sindaco – cercherà di contemperare le esigenze di chi ha difficoltà a sostituire il proprio mezzo inquinante con la necessità di attuare misure efficaci per ridurre le emissioni nocive di biossido di azoto, per le quali Genova è in procedura di infrazione europea.
“L’ordinanza antismog è un passo avanti verso una società migliore e una migliore qualità della vita – ha detto Bucci a margine della seduta solenne del Consiglio regionale nel Giorno del ricordo -. Non vogliamo penalizzare nessuno, quindi ci saranno cambiamenti: sicuramente alcune deroghe e possibilità di risolvere il problema del cambio dell’automobile in maniera migliore. Non dobbiamo però pensare che sia un modo per limitare l’efficacia di queste misure. Stiamo lavorando per far sì che le misure abbiano efficacia e nello stesso tempo non penalizzino le persone. Mi spiace per chi non ha capito che questo è un passo che dobbiamo fare per proteggere noi e le future generazioni.
Martedì l’assessore Matteo Campora, rispondendo a un’interrogazione di Cristina Lodi (Pd) in Consiglio comunale, ha parlato anche di possibili deroghe per chi va a curarsi in ospedale. Un’altra ipotesi emersa in settimana era quella di andare incontro a chi ha già ordinato un’auto ibrida o elettrica grazie ai contributi regionali messi a disposizione dal Comune ma è ancora in attesa della consegna.
A proposito del bando per gli incentivi, finora sono poche decine le domande ammesse dal Comune. Per il 2022 e il 2023 sono previsti oltre 10 milioni a copertura e il contributo massimo che si può ottenere è di 9mila euro.” Stanno iniziando ad arrivare le domande, me ne sarei aspettato di più all’inizio – ammette Bucci -. Forse l’argomento non è stato così discusso a inizio dicembre. Ma va bene lo stesso”.