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Mobilità green, arrivano i primi cicloposteggi al coperto: si parte da centro, vicoli e Sampierdarena

Alcuni degli spazi sono locali confiscati alla mafia

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Genova. Non solo rastrelliere, prende forma il progetto del Comune di Genova di offrire a chi si sposta in bicicletta in città spazi al chiuso dove lasciare i propri mezzi “green” al riparo da intemperie e malintenzionati.

A breve saranno inaugurati due parking per bici, e-bikes e monopattini in zona centro: nel sottopasso di Piazza De Ferrari ai civici 7 e 14 e in Largo Zecca, dal 5 al 7 rosso. Stando alle ultime informazioni, quest’ultimo sarà aperto nella settimana del 13 febbraio. Quello di De Ferrari nella settimana del 20 febbraio. Contestualmente è avviato l’iter per i lavori di sistemazione di altri locali nei vicoli e a Sampierdarena.

Il progetto, su cui sia lavorando l’assessore comunale alla Mobilità Matteo Campora, rientra nel programma Pon Metro e può disporre di fondi europei che il Comune, in parte, ha utilizzato anche per realizzare piste ciclabili e bike lanes. La realizzazione di una rete di cicloposteggi al coperto e di velostazioni al servizio della mobilità ciclabile e a disposizione dei cittadini persegue l’obbiettivo di limitare l’utilizzo di mezzi di trasporto alimentate da fonti fossili e non rinnovabili.

I locali di proprietà della civica amministrazione, alcuni dei quali “bassi” sequestrati alla criminalità organizzata (dopo la maxi confisca Canfarotta) si trovano, oltre che a De Ferrari e alla Zecca, in via Dondero 11-13 rosso, a Sampierdarena, in vico Boccanegra 7r e in vico Cannoni 3r, nel centro storico.

I parcheggi al chiuso saranno veri e propri box al coperto dove lasciare in tutta tranquillità non solo normali biciclette ma anche veicoli elettrici che possono valere anche migliaia di euro, come le bici a pedalata assistita e alcuni monopattini elettrici.

Gli spazi sono stati localizzati dall’amministrazione anche grazie a un confronto con le associazioni. Individuare i locali non è stato semplice dovendo rispondere a diversi requisiti: poter ospitare almeno una trentina di bici, essere di proprietà pubblica, essere facilmente accessibili, trovarsi nelle vicinanze degli snodi principali anche in un’ottica di intermodalità.

Quindi la scelta è ricaduta su strutture da risistemare da un punto di vista edilizio, della sicurezza e degli impianti. Per la ristrutturazione di vico Cannoni, vico Boccanegra e via Dondero, i lavori appena affidati dall’amministrazione a un’impresa edile privata ammontano a circa 45mila euro.

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