Precarietà

Lavoro, Candia (Lista Sansa): “Giovani sottopagati e in fuga dalla Liguria, bisogna aiutarli”

In programma un incontro pubblico con Ornela Casassa, l'ingegnera edile di 28 anni che ha rifiutato una proposta di lavoro da 750 euro al mese

ragazza scrive al computer tastiera generica

Genova. “Una generazione di venti e trentenni è sottopagata. La vicenda dell’ingegnera Ornela Casassa ce lo ha ricordato. Ora a sinistra prendiamoci le nostre responsabilità: lavoratrici e lavoratori ci chiedono aiuto, difendiamoli dallo sfruttamento” afferma Selena Candia, consigliera regionale in Liguria con la Lista Sansa, che ha pubblicato sui propri profili social il video da giorni virale dell’ingegnera edile di 28 anni che ha rifiutato una proposta di lavoro da 750 euro al mese.

E prosegue: “Il video è stato girato nella Lanterna di Don Gallo durante una cena organizzata insieme a ragazzi e ragazze per parlare proprio dei problemi che li riguardano, e in generale di come fare politica a sinistra discutendo con calma visto che non ci sono scadenza elettorali. Ovviamente il lavoro è stato tra gli argomenti principali. Il bel discorso di Ornela ha avuto successo perché moltissime persone, in particolare giovani, ci si sono ritrovate. La società ci ha convinti che un lavoro è un privilegio e quindi ci accontentiamo di paghe da fame, perché le abbiamo normalizzate”.

In Liguria è infatti un fiorire di lavori poco specializzati, dal turismo alla grande distribuzione, come emerge dagli annunci di lavoro sulle principali piattaforme. Per i lavori negli studi professionali, come gli ingegneri, gli avvocati, gli architetti, i posti sono pochi e le paghe spesso molto basse. E infatti molti giovani liguri laureati fuggono in altre città, in particolare a Milano – continua a Candia – La situazione è disastrosa”.

Per questo motivo, insieme a Ornela Casassa, stiamo lavorando per organizzare un momento di incontro pubblico con giovani appartenenti a diverse categorie e non solo, per far emergere i problemi comuni: potremo così farli entrare nel dibattito politico e trovare soluzioni condivise anche con le altre forze di coalizione.

Dati forniti dalla Giunta regionale in seguito a una interrogazione in consiglio della consigliera Candia nel 2021:

In Liguria, tra gli universitari, solo il 65% si iscrive all’università di Genova; oltre il 25% studia in altre città italiane, i restanti frequentano un’università telematica.

Sul lavoro le cose vanno peggio: 12.400 giovani tra i 16-34 anni lavorano in altre regioni. Negli ultimi 10 anni sono aumentati dal 13,9% al 17,1%. E poi ci sono i liguri all’estero, più di 140mila: il 9% della popolazione residente. Di questi, 55mila (il 39%) hanno meno di 35 anni.

Secondo l’ultimo quaderno dell’Osservatorio del mercato del lavoro in Liguria, pubblicato a fine 2022, i cittadini italiani laureati che sono andati a vivere stabilmente all’estero, cancellando la residenza, tra il 2019 e il 2020 sono aumentati in Italia del 5,4% (+1.591 unità), nel Nord Ovest del 14,8% (+1.285 unità) e in Liguria del +25,9% (+167 unità). Non solo: in Liguria, tra i laureati cancellati dall’anagrafe a causa del trasferimento all’estero, nel 2018, la classe 25-39 anni era il 57,5% del totale, mentre nel 2019 è salita al 65,3% e nel 2020 al 68,6%.

“È evidente che la Liguria ha un problema con il lavoro e in particolar modo con il lavoro dei più giovani. Fermo restando che spesso la tassazione per le imprese è molto elevata, la mancanza di un salario minimo è un problema –  conclude Candia – La sinistra deve fare la sinistra, ovvero sapere benissimo da che parte stare. Da soli però non si va da nessuna parte, vale dal punto di vista sindacale, ma anche quello politico. Solo con un centro sinistra coeso potremo trovare il modo di uscire da questa situazione”.

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