Genova. Non c’è due senza tre, per i ragazzi di Felice Tufano, che dopo le vittorie con Inter e Fiorentina, hanno messo sotto anche la capolista Roma, che anche in questa occasione ha dimostrato di essere una formazione di alto livello, ricca, soprattutto davanti, di giocatori che avranno un futuro fra i professionisti.
Tra l’altro le sconfitte di ieri di Milan e Napoli, hanno consentito, ai giovani blucerchiati, di entrare in campo al Tre Campanili di Bogliasco, senza l’ansia e l’obbligo di dover fare punti, contro i leader di un torneo anomalo, che vede – per il momento – nei primi posti della classifica team come Sassuolo, Lecce e Frosinone e nei bassifondi, Napoli, Milan ed Atalanta.
Partiamo con i complimenti all’arbitro Maggio di Lodi (ben assistito da Pascali di Bologna e Merciari di Rimini), che ha diretto in modo impeccabile questi giocatori:
Sampdoria (3-4-1-2): Tantalocchi; Villa (70° Chilafi), Aquino, Miettinen; Porcu, Uberti (60° Savio), Cecchini Muller, Migliardi (46° Conti); Pozzato (91° Ntanda); Montevago, Ivanović (60°Di Mario).
In panchina: Scardigno, Zorzi. Peretti. Leonardi, Tozaj.
Roma (4-3-1-2): Baldi; Louakima (70° D’Alessio), Chesti, Keramitsis, Falasca (88° Bolzan); Cherubini (78° Costa), Faticanti, Pisilli; Pagano; Cassano, Padula (46° Misitano).
In panchina: Razumejevs, Del Bello, Ubert–Jaquemin, Ivkovic, Vetkal, Pellegrini, Silva, Ruggiero, Graziani, Mannini, allenati da Francesco Guidi.
La Roma ha iniziato il match conscia dei suoi valori ed ha cercato di portarsi subito in vantaggio, tanto da procurarsi – nel giro di dieci minuti – tre belle occasioni ( al 3° grande assist di Claudio Cassano per Cristian Padula, anticipato da Elia Tantalocchi; al 5° un destro a giro di Riccardo Pagano, parato facilmente dal portiere doriano, che si è ripetuto al 9° su Luigi Cherubini), ma poi è stata la Samp a colpire, al 13°, con Mihailo Ivanović, bravo a concretizzare un ponte aereo di Daniele Montevago, su lungo cross del rientrante Lorenzo Villa (1-0).
I giallorossi, increduli, hanno prontamente reagito, arrivando a sfiorare il pareggio già al 20°, quando Pagano (numero 10 sulle spalle) ha offerto un esempio della sua classe, liberandosi – con uno show – al tiro, col mancino, con la palla che ha lambito la traversa.
Ma la Samp non è stata a guardare ed appena ha potuto, è andata ad impensierire il portiere romano, come ad esempio ha fatto, al 22°, Mateus Cecchini Muller, con una potente conclusione (fuori dallo specchio), a seguito di corner.
Al 34° applausi dagli spalti per Tantalocchi, attentissimo nell’avventarsi sui piedi di Padula, presentatosi a tu per tu ed anche per lo scatenato Diego Porcu (quante corse), il cui cross un minuto dopo, è stato smanacciato da Gabriele Baldi, con rischio giallorosso.
Al 39°, la pressione della capolista, ha trovato il pareggio, con un tiro da fuori area di Pagano, che ha sorpreso inaspettatamente Tantalocchi (1-1), che tuttavia si è riscattato prima dell’intervallo, mettendo in corner un tiro di Cassano (bella serpentina dell’undici romano), da distanza ravvicinata, dopo che Gabriele Baldi aveva tuttavia parato un forte tiro di Ivanović, che forse avrebbe potuto avvicinarsi maggiormente alla porta avversaria.
Nell’intervallo, Tufano ha meditato di cambiare un capitan Migliardi, oggi non al top, con Andrea Conti (che ha portato ordine a centrocampo), ma anche la ripresa è iniziata con la Samp in sofferenza, tanto che già al 47° Tantalocchi, ha dovuto metterci i guantoni su Cherubini e poi ripetersi con una super parata poco dopo e poi di nuovo sull’arrembante terzino Matteo Falasca.
La difesa ‘di squadra’ blucerchiata comunque è stata perfetta, ben diretta da Luigi Aquino (a lui la fascia da capitano, dopo la sostituzione di Francesco Migliardi), con il finnico Samuli Miettinen spesso sugli scudi.
Il crescere della pressione romanista, tuttavia, ha indotto Tufano, al 60°, ad un paio di cambi tattici (dentro Stefano Di Mario e Federico Savio per Ivanović e Nicolò Uberti, peraltro entrambi autori di una buona prestazione), che hanno portano subito l’ex terzino dell’Entella ad una importante conclusione (su cross di Porcu, l’altro quinto di difesa), finita a fil di palo.
La Roma, comunque, è una signora squadra e Pagano è il suo miglior giocatore e lo ha dimostrato anche al 64°, liberandosi nello stretto ed impegnando severamente Tantalocchi, cui va dato merito di non aver sofferto l’indecisione sulla rete giallorossa, riuscendo poi ad evitarne altre.
Al 65° brivido per il goalkeeper doriano, ma l’esterno di Niccolò Pisilli lo ha graziato.
Chi sbaglia paga, è una delle regole del calcio, cosicché su un perfetto cross di Savio, Cecchini Muller si è fatto trovare pronto per l’incornata del 2-1, che i ragazzi di Tufano sono stati bravi a difendere fino al 94°, anche grazie al passaggio a quattro della difesa (fuori Villa, uno dei tre centrali e dentro Ardijan Chilafi, al 70°).
Molti applausi al 91° per lo stremato Simone Pozzato, sostituito da Samuel Ntanda e tanti abbracci al triplice fischio: la Primavera di Felice Tufano è tornata!