Genova. Il fatto che alla fine dello spettacolo Claudio Bisio abbia voluto specificare che quella appena raccontata sul palco non era la sua vita, la dice lunga sulla sua bravura e la credibilità. Qualcuno in platea aveva appena cercato “figlio Bisio” su Google per saperne di più (non spoileriamo altro).
Anche se l’attore ci infila qualcosa di suo, in realtà La mia vita raccontata male (in scena sino al 22 febbraio al Teatro Ivo Chiesa) è un testo che si basa su alcune opere dello scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo (Il desiderio di essere come tutti, ma anche Momenti di trascurabile felicità e altri testi meno noti dell’autore Premio Strega) e rappresenta una dolceamara carrellata sulla vita di un uomo che può essere quella di tutti noi: la prima fidanzatina, il contrasto col padre anche per la politica, l’amore vero, il rapporto coi figli.
Si ride anche con momenti di non “politicamente corretto” (una boccata d’aria fresca di questi tempi), si riflette, affascinati da un Bisio sempre istrionico e bravo a tenere alta l’attenzione con l’aiuto delle musiche di Paolo Silvestri eseguite dal vivo dai chitarristi Marco Bianchi e Pietro Guarracino, che esaltano la recitazione e chiudono ogni scena diventando anch’essi protagonisti.
Bisio riempie il palcoscenico. Si muove sciolto, sicuro nella scenografia di Guido Fiorato − che cura anche i costumi − caratterizzata da tante tv a tubo catodico (ricorreranno nella narrazione), divano e poltrona, sedie, libri. Non è una scena statica: dall’alto scendono altri elementi che caratterizzeranno ogni episodio raccontato. Si vede che il rapporto professionale con il regista Giorgio Gallione è di lunga data: tutto scorre liscio come l’olio e Gallione è bravo a rendere evocativi, ma allo stesso tempo tangibili, quei ricordi raccontati sul palco. Ricordi che contribuiscono a far diventare una persona ciò che è, che fanno scegliere se restare o andare via da questo Paese un po’ strano.
Il testo, brillante, scorrevole, è un altro punto di forza dello spettacolo. Piccolo non è solo scrittore di libri, ma anche sceneggiatore di successo per Nanni Moretti (Il Caimano, Habemus Papam, Mia madre), Paolo Virzì (My name is Tanino, La prima cosa bella, Il capitale umano, Ella & John, Notti magiche), Silvio Soldini (Agata e la tempesta, Giorni e nuvole), Francesca Archibugi (Il nome del figlio, Gli Sdraiati). Ha sceneggiato la serie tv L’amica geniale, tratta dal best seller di Elena Ferrante, oltre che essere autore televisivo.
La produzione del Teatro Nazionale di Genova prosegue sino ad aprile e toccherà numerose città, tra cui Treviso, Bolzano, Trento, Lucca, Prato, Grosseto, Napoli e Roma. Orari: martedì, mercoledì, venerdì ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16, lunedì riposo. Biglietti da 13 a 30 euro.
Consigliatissimo.