Genova. Grave incidente sul lavoro intorno alle 14.30 di oggi in Ansaldo energia. Secondo quanto appreso un pezzo di una macchina utensile da 200 kg si sarebbe staccato colpendo in testa un operaio di 36 anni. Simone Bonori, dopo aver sfondato la paratia di protezione.
E’ successo all’interno del reparto meme, media meccanica dell’azienda, la principale fabbrica metalmeccanica della città, specializzata nella produzione di turbine a gas.
Il lavoratore, colpito in fronte dal pezzo metallico sarebbe poi caduto all’indietro battendo anche posteriormente il cranio. L’operaio, che lavora in Ansaldo da alcuni anni, è stato intubato e portato in codice rosso all’ospedale San Martino, privo di coscienza. Le sue condizioni sono definite dai sanitari molto gravi.
Sotto choc i colleghi di lavoro che hanno assistito inermi all’incidente. Immediata la reazione dei sindacati che hanno dichiarato sciopero per questo pomeriggio.
Sul posto sono arrivati la asl3, l’ispettorato del lavoro e la polizia per i primi accertamenti sulla dinamica dell’incidente. Il macchinario, un tornio, su cui lavorava l’operaio è stato sequestrato ed è stato informato il pm di turno Luca Monteverde che aprirà un fascicolo nelle prossime ore.
In serata secondo quanto riferisce la direzione sanitaria del San Martino l’operaio resta gravissimo: è in terapia intensiva, in coma, e al momento non è possibile procedere a un intervento chirurgico.
Su quanto accaduto in serata arriva il comunicato stampa dell’azienda: “Ansaldo Energia esprime profonda costernazione per il gravissimo incidente in cui è rimasto colpito un lavoratore e segue con grande apprensione l’evolversi del decorso ospedaliero – spiega la nota – L’azienda sta producendo tutta la documentazione richiesta dalla ASL, con l’obiettivo di fare immediata e piena luce su quanto accaduto”.
“Sarà la magistratura ad accertare quanto è successo – commenta il coordinatore dell’Rsu Federico Grondona – quello che possiamo dire noi è che la macchina su cui lavorava l’operaio ha 43 anni di vita, in quelle moderne ci sono le telecamere che consentono di lavorare i pezzi senza doverti avvicinare troppo, questa macchina era più vecchia del lavoratore che ci stava lavorando sotto. Aggiungiamo che le portinerie di Fegino e di Via Trenta Giugno chiuse per risparmiare non hanno agevolato l’immediato soccorso del 118. Questa è la triste realtà in Ansaldo Energia a dispetto di grandi proclami su investimenti e rilancio.”.
E per domani l’rsu annuncia “altre due ore di sciopero la mattina con presidio alle 9.30 sotto la direzione dell’azienda”.
“Esprimo forte preoccupazione per il grave incidente sul lavoro di cui è rimasto vittima un operaio all’interno dello stabilimento di Ansaldo Energia di Genova. Quella degli incidenti sul lavoro è una vera emergenza che ci obbliga a mantenere alta l’attenzione a tutti i livelli e che richiede un intervento forte a livello nazionale. Tutti noi, forze politiche e istituzioni, dobbiamo continuare ad impegnarci ogni giorno per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, che deve continuare ad essere una priorità per il Paese”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in costante contatto con l’ospedale Policlinico San Martino dove è ricoverato in gravi condizioni l’uomo vittima dell’incidente.
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