Tragedia

Incidente sul lavoro a Savona, operaio muore schiacciato da un bus nel deposito Tpl

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed i volontari della croce bianca di Savona

Incidente mortale al deposito Tpl di Savona

Savona. Un operaio della Tpl Linea, azienda di trasporto pubblico di Savona e provincia, è morto questa sera nel parcheggio del deposito cittadino. Secondo quanto accertato sarebbe rimasto schiacciato tra due mezzi.

La vittima è il 53enne Stefano Macciò: sposato con Clara, padre di Alice e nonno di un bambino, a Stefano Macciò mancavano circa quattro anni alla pensione.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed i volontari della croce bianca di Savona. Per l’uomo, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.

Sul luogo sono giunti il magistrato di turno e gli uomini della sezione di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco, che si occuperanno di effettuare gli accertamenti del caso per ricostruire quanto avvenuto.

Al deposito, intanto, sono giunti il presidente di Tpl Linea Simona Sacone, l’ad Giovanni Ferrari Barusso, il sindaco di Savona Marco Russo e l’assessore allo sviluppo economico Francesco Rossello.

Presenti anche rappresentanti dei sindacati che esprimono “cordoglio per questo dramma” e sottolineano come “quello delle morti sul lavoro sia un fenomeno che sta avvenendo sempre più spesso”. Per l’intera giornata di giovedì tutti i sindacati hanno proclamato sciopero. 

La giunta regionale e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti esprimono il loro cordoglio per la morte del lavoratore rimasto vittima di un incidente, questa sera, nel deposito Tpl Linea di Savona. “È il secondo caso di morte sul lavoro in pochi giorni, dopo l’incidente costato la vita ad un operaio nel cantiere del Terzo Valico – dichiara il presidente Toti – Una tragedia che ci lascia senza parole e su cui ci auguriamo si faccia subito chiarezza. Siamo di fronte a un’emergenza che non possiamo più sottovalutare. Tutte le forze politiche e le istituzioni devono fare fronte comune affinché il tema della sicurezza sul lavoro diventi una priorità assoluta. La Liguria si stringe alla famiglia della vittima e alla comunità savonese”.

“La morte ieri sera di un lavoratore di 53 anni a Savona è l’ultimo tassello di un inaccettabile strage silenziosa, che non può e non deve rimanere tale. Oggi è il giorno del lutto e ci stringiamo forti attorno alla famiglia di Stefano, ma in attesa di sapere di più sulle cause dell’incidente, il nostro sciopero urla il dolore e la rabbia di lavoratori e cittadini”, commentano Maurizio Calà, Luca Maestripieri e Mario Ghini, rispettivamente segretari generali di Cgil Liguria, Cisl Liguria e Uil Liguria.
“Tre morti al giorno sul lavoro: questa la statistica agghiacciante del nostro Paese, e la Liguria non fa eccezione. La politica ad ogni livello si faccia carico di vincere questa battaglia: aumentate i controlli, investite più risorse, migliorate la formazione, riducete carichi e orari di lavoro per i più fragili, condannate chi sacrifica la sicurezza per aumentare di un centesimo il proprio profitto e fermate questa strage, che non può e non deve rimanere silenziosa”, concludono i sindacati.

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