Genova. Un attraversamento pedonale intelligente, che si illumina con luci led quando passano i pedoni, per migliorare la visibilità e ridurre il rischio di investimenti. Il sistema si chiama LightGuard, è già in uso in diverse città italiane e da marzo verrà sperimentato per la prima volta a Genova nel quartiere di San Fruttuoso, tra le zone della città che presentano il più alto tasso di incidenti. È una delle novità in tema di sicurezza stradale annunciate dall’assessore Matteo Campora a margine della presentazione della Clean cities campaign di Legambiente.
Ma non solo: dopo la discussa scelta del Comune di Milano, che ha deciso di istituire il limite dei 30 km/h in tutta la città a partire dal 2024, anche Genova si muove nella stessa direzione, auspicata da Legambiente e dai ciclisti urbani. Anche se il cambiamento sarà più graduale e circoscritto ad alcune aree ben definite: “Le zone 30 sono utili dove ci sono strade con caratteristiche che si avvicinano alla zona pedonale ma soprattutto in prossimità delle scuole. Partiremo sicuramente con una serie di interventi prevedendo isole ambientali e individuando almeno una scuola in ogni municipio“, ha spiegato Campora.
Del resto l’amministrazione di Palazzo Tursi ha già in saccoccia oltre un milione di euro stanziati dal ministero dei Trasporti per aumentare la sicurezza stradale in una città che risulta da anni tra le peggiori in Italia sotto questo aspetto: secondo gli ultimi dati Istat elaborati dall’Aci i morti e feriti nel 2021 sono stati 8,54 ogni mille abitanti.
Tra gli interventi già annunciati ci sono gli attraversamenti pedonali rialzati che saranno installati in strade già sottoposte al limite dei 30 km/h e fungeranno da dissuasori fisici alla velocità: “Ne stiamo identificando 5-6 in diverse zone della città – ha confermato Campora -. C’è sempre stata una certa contrarietà a questi dispositivi, ora è giunto il momento di sdoganarli. Saranno una sperimentazione per verificare il loro funzionamento”. Ancora al vaglio l’ipotesi dei cuscini berlinesi, un’alternativa caldeggiata dagli ambientalisti e dalla Fiab che però richiederebbe un’interlocuzione ulteriore col ministero, ma in ogni caso “un passo avanti verrà fatto”, ribadisce l’assessore alla Mobilità.
L’altra grande criticità rilevata da anni sulle strisce pedonali a Genova è l’illuminazione nelle ore serali e notturne. E proprio su questo fronte si agirà a partire dalla Bassa Valbisagno: il sistema sperimentale con luci “intelligenti” sarà testato a partire dai prossimi mesi in via Torti, all’angolo con via Manuzio, in un punto che il Municipio ha più volte segnalato come pericoloso. Attraversamenti con vernice e illuminazione potenziate erano stati realizzati ad esempio in via Assarotti, via Corsica, via Montevideo, corso Paganini, via Fereggiano.
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