Genova. “Sulla messa in sicurezza del fiume Entella continua il rimpallo delle responsabilità della destra. Alla luce dell’ultimo ordine del giorno del Comune di Chiavari, che annunciava la volontà di bloccare l’opera sostenendo criticità autorizzative, ho chiesto quale fosse la posizione della Regione, titolare della delega della difesa del suolo. L’Assessore Giampedrone oggi ha smentito il Comune di Chiavari, affermando che i titoli e le autorizzazioni sono valide e che la Città Metropolitana continuerà l’intervento”.
Così il capogruppo del Partito Democratico Luca Garibaldi dopo la risposta in aula alla sa interrogazione sui lavori di messa in sicurezza del fiume Entella.
“Ci troviamo di fronte ad una destra che governa in Comune che attacca la destra che governa la Città Metropolitana per la realizzazione di un’opera che la destra in Regione conferma debba andare avanti. Un spettacolo indecoroso, in cui la destra gioca a palla avvelenata per rimpallarsi le responsabilità, senza produrre soluzioni concrete e chiare”, conclude Garibaldi.
“L’unico spettacolo indecoroso è quello che ha offerto il centrosinistra, incapace di realizzare l’opera nonostante fosse pianificata fin dai primi anni Duemila – replica l’assessore alla Difesa del suolo Giacomo Giampedrone -. Noi stiamo semplicemente portando avanti tecnicamente l’intervento, di cui oggi la Città Metropolitana di Genova è il soggetto attuatore e titolare delle risorse stanziate dal ministero dell’Ambiente. Rispedisco quindi al mittente l’accusa di un rimpallo di responsabilità quando è la sinistra ad essersi rimpallata quell’opera per circa 15 anni, almeno fino al 2015 quando il governo della Regione è passato a questa amministrazione nel suo primo mandato”.
Nella sua risposta in Consiglio regionale, l’assessore Giampedrone ha spiegato che “la Città Metropolitana ha ottenuto tutte le autorizzazioni previste per legge” e che “la legittimità del procedimento è stata confermata nel 2020 anche dal Tribunale superiore delle Acque Pubbliche”. Oltre a questo, l’assessore ha ricordato le due conferenze dei servizi del 2013 in cui il Comune di Chiavari aveva espresso il proprio assenso e del 2018 in cui esano stati forniti tutti i chiarimenti circa possibili interferenze con il nuovo depuratore, confermato la legittimità di tutti i titoli autorizzativi.