Genova. Ennesima aggressione ai danni del personale sanitario in un ospedale genovese.
A pochi giorni dall’episodio del Villa Scassi, ieri un infermiere del pronto soccorso del San Martino è stato preso a calci e pugni da un paziente psichiatrico, poi sottoposto a Tso.
“Episodi come quello di ieri non possono essere archiviati come sfortunate eccezioni – commenta la segreteria della Uil Fpl Liguria -. Le infermiere e gli infermieri non possono correre ogni giorno rischi per la propria incolumità nonostante l’allarme lanciato da tempo dal sindacato. Occorre che la politica affronti di petto una situazione ormai cronica”.
Il sindacato “esprime vicinanza al lavoratore vittima di violenza, stigmatizza episodi del genere e continuerà a monitorare con grande attenzione la mancanza di sicurezza che gli operatori sanitari vivono ogni giorno nei pronto soccorso di tutta la regione”.
“Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un’aggressione nei confronti di un lavoratore della sanità. L’episodio accaduto ieri nei confronti di un infermiere di San Martino è l’ennesima dimostrazione di come sia necessario aumentare la sicurezza dei lavoratori e prevenire gli atti violenza a cui sono esposti: è tempo di prendere scelte risolutive per dare risposte concrete. La Cisl Fp Liguria, manifestando vicinanza e solidarietà al lavoratore aggredito, chiede ancora una volta segnali forti alle istituzioni”, spiega il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica Liguria Gabriele Bertocchi.