Genova. “Ultimamente sono in molti a parlare dello Zapata, ma dentro allo Zapata che cosa succede davvero?”. Così inizia il video-documento pubblicato in queste ore dagli attivisti del centro sociale, sorto nel 1994 nel cuore di Sampierdarena e per il quale da settimane si sta parlando in maniera sempre più insistente dello sgombero per fare spazio al progetto di riqualificazione dei Magazzini del Sale.
Un video che mette in vetrina tutte quelle attività che in questi anni sono state portate avanti dagli attivisti, e che spesso restano fuori dal dibattito politico e cittadino: un viaggio all’interno del centro sociale per mostrare a tutta la città quello che succede dentro quelle mura.
“Lo Zapata nasce dalla esigenza di un gruppo di giovanissimi di creare qualcosa in un quartiere in cui non c’era nulla – spiegano nell’introduzione del filmato – uno spirito che è andato avanti per 30 anni cercando di creare sempre tutto dal basso“. Le immagini scorrono veloci, alternando clip dei molti concerti organizzati in questi anni (e per i quali il centro sociale è maggiormente noto in città) alle diverse attività portate avanti, tra cui corsi audio, corsi di cucina e di pugilato: “Una delle nostre caratteristiche è sempre stata quella di condividere le competenze”.
“Qua lo sport non lo si vive solo per vincere ma anche e soprattutto per superare i propri limiti”, spiega Camilla Fadda, campionessa di pugilato che nel 2018 ha riportato in Liguria, dopo oltre quarant’anni, la medaglia d’oro dei campionati italiani di categoria 51 Kg e che ha dato vita al corso di boxe nella Palestra Popolare dello Zapata – una filosofia di vita da applicare tutti i giorni”, e non solo in palestra. Il promo prosegue con la testimonianza di un bambino di Sampierdarena, che dopo aver scoperto l’esistenza di questa palestra, è diventato uno dei più assidui frequentatori, indossando i guantoni e stringendo nuove amicizie. “E’ veramente difficile pensare che qualcosa che hai costruito con la voglia di creare qualcosa per tutti venga annientato”, sottolinea Camilla.
“I problemi del quartiere e di Genova sono gli stessi problemi che troviamo nel mondo“, commenta la voce fuori campo mentre scorrono le immagini delle iniziative solidali come quella della raccolta di generi alimentari per le persone e le famiglie in difficoltà, attivate già anni prima del Covid.
E poi la musica, con la testimonianza di Fabrizio Sferrazza, uno dei musicisti genovesi più noti e quotati, che con il suo sax ha calcato i palchi di tutto il paese (e non solo) insieme, tra gli altri, ai Meganoidi e ai Punkreas, e che mostra il palco libero delle jam session: “Un palco condiviso da musicisti di ogni sorta, di ogni genere e ogni età – sottolinea – in cui si possono condividere momenti di creatività con altri musicisti, in maniera unica”.
Il video è stato pubblicato in queste ore, a pochi giorni dal grande corteo previsto per il prossimo sabato 11 febbraio, che, partendo alle 16 dalla Stazione Marittima, attraverserà la città per portare ancora una volta a tutti il valore aggiunto di questo luogo condiviso e unico per Genova. “Siamo sotto sgombero, da un momento all’altro questo posto potrebbe non esistere più – chiude il video – ci serve il tuo aiuto e la tua partecipazione”.