Genova. Per la prima volta la polizia di Stato esce dalle sue sedi istituzionali e si trasferisce agli Erzelli per garantire la sicurezza digitale dei cittadini, in un momento in cui gli attacchi hacker sono in netto aumento. Succede a Genova con il Cyber Security Lab, un nuovo spazio condiviso tra Liguria Digitale e il centro operativo per la cyber security della polizia postale che si occupa di prevenire e reprimere i reati informatici. Il laboratorio è stato inaugurato oggi alla presenza di Antonio Borrelli, responsabile della struttura di missione che fonderà polizia scientifica e polizia postale, e del direttore della postale Ivano Gabrielli.
I dati dei reati informatici in Liguria, riferiti dal direttore regionale della polizia postale Alessandro Carmeli, sono allarmanti. Nel 2022 si sono verificati 420 attacchi con un aumento dell’82% rispetto ai 331 attacchi dell’anno precedente. Sono stati identificati e denunciati 19 autori. Tra gli episodi più rilevanti l’attacco subito a maggio dall’Aeroporto di Genova rivendicato dal collettivo Killnet, quello che ha colpito a giugno l’Autorità di sistema portuale e il terminal Sech (rischiando di paralizzare tutta la viabilità genovese), quello che ha interessato il servizio Prenoto Salute a luglio e – tra i più recenti – l’attacco ransomware al gruppo Canarbino, società energetica con una sede a Sarzana.
In tutti questi casi è stata determinante la collaborazione tra polizia postale e Liguria Digitale per far ripartire i sistemi e individuare i responsabili. Ma non solo: ben 7 milioni di euro sono stati sottratti a ci in truffe informatiche. Senza dimenticare fenomeni di grande impatto sociale come il cyberbullismo, la pedopornografia e la sex extortion. Reati, quelli legati al mondo digitale, che superano ormai i “reati tradizionali” contro il patrimonio.
La struttura, dotata di tecnologie innovative e all’avanguardia, permetterà agli esperti di Liguria Digitale e a quelli del centro operativo della polizia postale di lavorare a stretto contatto per scambiarsi informazioni e conoscenze all’interno di uno spazio comune. Il laboratorio sarà dotato di una connessione potentissima, strumenti hi-tech come quelli impiegati in ambito forense per la copia di hard disk e memorie degli smartphone e software per l’analisi dei dati estrapolati. Gli agenti non lavoreranno stabilmente al Great Campus, ma potranno accedere al laboratorio quando vorranno senza alcun limite orario, usufruendo di due postazioni dedicate.
All’interno del centro si trovano anche il Soc (security operation center), il Noc (network operation center) e il data center. Quest’ultimo, rinnovato lo scorso giugno, è un’infrastruttura che rispetta standard di sicurezza molto elevati, ha ottenuto 12 certificazioni di qualità e ospita, dentro a più di 4mila server tra fisici e virtuali, i dati di molti enti liguri. Attraverso la direzione Technology and Solutions, il Soc/Noc monitora il data center, i servizi e le reti della Regione Liguria e di gran parte delle pubbliche amministrazioni liguri, dal Comune di Genova alle Asl, dagli ospedali ad Arpal. Il cyber security lab è uno dei risultati concreti e tangibili dopo il protocollo d’intesa con il quale l’azienda informatica della Regione Liguria e la polizia postale hanno rinforzato la propria collaborazione.
“Sicuramente rappresenta un primo caso, speriamo ce ne siano tanti altri – ha commentato Antonio Borrelli -. Questo partenariato tra polizia di Stato e Liguria Digitale fornisce quella sicurezza in più a tutti i cittadini. Noi istituzioni abbiamo il dovere di tutelarla: un tempo principalmente c’era quella fisica, ma in questo momento dobbiamo tutelare i dati che costituiscono un patrimonio fondamentale di ognuno di noi. E altrettanto i privati hanno il dovere di costruire ambienti lavorativi in cui i dati che raccolgono vengono tutelati. Questo partenariato permette di realizzarlo al meglio: i nostri operatori, in sinergia con quelli di Liguria Digitale, in caso di un attacco informatico sono pronti a intervenire. Quindi un’attività preventiva ma anche repressiva.
“La cyber security è da sempre uno dei servizi della nostra azienda – afferma l’amministratore unico di Liguria Digitale Enrico Castanini – anche grazie alla sempre più stretta collaborazione con le eccezionali professionalità che si trovano nella Polizia Postale. Ogni giorno intercettiamo migliaia di tentativi di attacco, più o meno rischiosi, verso le reti che gestiamo per conto dei nostri clienti. Ad esempio, l’infrastruttura di protezione del perimetro, solo nell’ultimo mese, ha bloccato più di 160 milioni di connessioni non sicure e intercettato oltre 400 mila mail malevole. Per questo motivo, quindi, la condivisione delle competenze e degli strumenti tecnologici, sia hardware che software, è la strada maestra per riuscire ad aumentare i livelli di sicurezza informatica e affrontare al meglio questa sfida quotidiana”.
“Il Cyber Security Lab – ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti – ha un significato importante non solo per la Liguria, ma anche a livello nazionale. Questo spazio, all’interno del perimetro di Liguria Digitale, è il primo caso in Italia di un centro di questo tipo installato stabilmente dentro a un’azienda convenzionata con la polizia postale. La cyber security è un aspetto sempre più rilevante all’interno non solo della vita quotidiana dei cittadini, ma anche per quanto riguarda la pubblica amministrazione e le realtà imprenditoriali: la Liguria punta in modo deciso su high-tech e digitalizzazione come strumenti di crescita e sviluppo, e per farlo è necessario tutelare sempre la protezione dei dati e la sicurezza. Liguria Digitale ospita le reti di molte delle più importanti fra le amministrazioni liguri: le infrastrutture di gran parte della sanità regionale, di molti comuni, del porto di Genova sono ‘dentro queste mura’ e questa collaborazione, oltre che preziosa a livello tecnico, rappresenta un punto di riferimento e un modello”.
“È con grande piacere che mi trovo qui, oggi, ad assistere ad un momento che ritengo di grande importanza. Inaugurare un centro di eccellenza, un laboratorio all’avanguardia al servizio dei cittadini, in grado di fornire risposte e soluzioni a problematiche figlie di quest’epoca sempre più moderna e sofisticata, è un passaggio a cui si deve dare il giusto e solenne risalto”, ha commentato il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei.
“La cyber security è un tema strategico e di grande attualità per tutta la pubblica amministrazione – dichiara l’assessore alla Sicurezza del Comune di Genova Sergio Gambino – Abbiamo un’enorme mole di dati da gestire e difendere dal “cyber crime” ed è necessario ottimizzare i servizi ai cittadini e tenere alta la guardia. Come assessorato alla Sicurezza abbiamo intrapreso un importante lavoro sulla gestione dei dati in house all’interno della Centrale operativa della Polizia Locale al Matitone, tra le più all’avanguardia del Paese. I nuovi impianti di videosorveglianza, infatti, sono allacciati da un cavo direttamente alla centrale e ciò garantisce un elevatissimo livello di sicurezza nel trattamento dei dati raccolti in modo capillare sul territorio. L’obiettivo è avere una fibra ottica pubblica che colleghi tutta la videosorveglianza pubblica presente in città”.
L’intesa prevede anche una continua attività di aggiornamento e formazione specifica sia per gli specialisti della polizia di Stato che per i tecnici di Liguria Digitale, insieme ad esperti del settore di livello universitario. Sono previste azioni di prevenzione e di contrasto per tutte le azioni criminali che tentano di interrompere servizi di pubblica utilità, sottrarre informazioni e compiere attività illecite sui sistemi informatici e sulle reti delle pubbliche amministrazioni liguri, molte delle quali già seguite da Liguria Digitale, tra cui infrastrutture sensibili di interesse pubblico.