Intervento

Terapie ormonali per minori gender creative, Liguria Rainbow scrive a medici e psicologi

"False credenze scientifiche, come quelle specifiche espresse sui bloccanti ipotalamici, possono essere foriere di pratiche inadeguate e non tutelanti il reale benessere della persona"

nuova sede liguria rainbow

Genova. Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal Coordinamento Liguria Rainbow – Liguria Pride Odv all’ordine delle psicologhe e degli psicologi e all’ordine dei medici, dei medici pediatri ed endocrinologi.

Gentili Presidenti
scriviamo questa nostra dopo aver appreso della lettera indirizzata dal presidente della Società Psicoanalitica Italiana, Sarantis Thanopulos, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sul tema dell’uso dei bloccanti ipotalamici negli adolescenti con Incongruenza di Genere.

Come attivisti per i diritti LGBT+, come soggetti LGBT+ e come loro amici e familiari, esprimiamo sgomento e sconcerto relativamente alla posizione espressa nel documento dell’esecutivo SPI, posizione che appare fortemente connotata da elementi teorici ed ideologici a discapito di un più attento e accurato riconoscimento dei bisogni di salute psicologica ed evolutiva.

Ringraziamo i consigli direttivi di SIGIS, SIE, SIP, SIEDP, SIAMS, SINPIA, ONIG, firmatari del comunicato intersocietario inoltrato alla Presidente Meloni, ove vengono date risposte puntuali alle osservazioni sollevate dal dottor Sarantis Thanopulos.

Ringraziamo tutti i professionisti che in questi anni ci hanno ascoltato, supportato e accompagnato nei percorsi di auto riconoscimento e affermazione dell’identità, e ci rendiamo disponibili a incontri conoscitivi e di formazione per tutti coloro che sono interessati ad approfondire e confrontare le proprie conoscenze costruendo una relazione con i soggetti protagonisti dei percorsi.

Crediamo che proprio a causa di un approccio teorico/ideologico sia possibile confondere la varianza di genere, normale variazione dell’identità sessuale di una persona, con la disforia, sofferenza psicologica principalmente determinata dallo stigma e dalla transfobia, e che questa incomprensione possa essere un ostacolo nel percorso di supporto psicologico della persona transgender.

Crediamo, inoltre, che false credenze scientifiche, come quelle specifiche espresse sui bloccanti ipotalamici, possano essere foriere di pratiche inadeguate e non tutelanti il reale benessere della persona, come ribadito dal comunicato intersocietario e da diverse pubblicazioni scientifiche che sottolineano come tale strategia, approvata dall’ AIFA, diminuisca la sintomatologia e il rischio suicidario in questa popolazione.

Rammentiamo inoltre come gran parte della nuova produzione scientifica sui temi dell’identità di genere coinvolga attivamente persone LGBT+ nei comitati etici e scientifici, interrogando attivamente una rappresentanza in prima persona dei portatori di istanze specifiche.

Confidando nei tanti professionisti che operano con scienza e coscienza per il benessere delle persone senza esclusioni preconcette, rinnoviamo i nostri più cordiali saluti

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