Frenata

Stadio Carlini, stop al progetto della rimessa Amt. Campora: “Confermata riqualificazione impianto”

I costi sarebbero troppo alti rispetto al piano finanziario iniziale. L'assessore assicura: "Nessun insediamento commerciale, sarà solo un impianto sportivo"

stadio carlini

Genova. Brusca frenata al progetto della costruzione di una nuovo rimessa Amt sotto lo stadio Carlini di San Martino, la cui realizzazione avrebbe raggiunto un ‘peso’ economico troppo alto per essere compresa nella partita degli ‘assi di forza’ del Comune di Genova, rendendola difficilmente realizzabile nei tempi previsti. Uno stop che però non dovrebbe pregiudicare la riqualificazione dell’impianto, già più volte promesso dall’amministrazione civica.

A dirlo l’assessore alla Mobilità Matteo Campora durante una commissione consiliare in Municipio Medio Levante sull’estensione della Blu Area È probabile che si possa abbandonare l’ipotesi della rimessa al Carlini per una questione di costi. Quel progetto comporta costi estremamente alti rispetto a piano finanziario, anche perché inizialmente rimessa era prevista in via delle Campanule, dove ci sarà sempre il parcheggio di interscambio”.

La soluzione della rimessa era stata studiata per rispondere principalmente a due esigenze: coprire il levante cittadino con un’area di rimessaggio per i nuovi mezzi che Amt acquisterà per il potenziamento del servizio di trasporto pubblico cittadino, e al contempo riuscire ad arrivare alla ristrutturazione dell’impianto sportivo del Carlini, che da diverso tempo è alle prese con problemi strutturali. Saltato il progetto della rimessa, però, il restyling non si ferma: “Si tratta di un progetto indipendente – assicura Campora -. Anzi, senza la rimessa potrà andare avanti meglio“. E viste alcune ipotesi progettuali del passato, che legavano questi lavori a nuovi insediamenti commerciali, la domanda sorge spontanea: sono previsti nuovamente insediamenti commerciali sulla falsariga del contestato Leroy Merlin? “No, quello sarà unicamente un centro sportivo”.

La rimessa del Levante, secondo le previsioni iniziali del progetto dei quattro assi di forza, avrebbe dovuto ospitare una cinquantina di vetture tra cui 30 filobus da 18 metri. Sfumata anche l’ipotesi Carlini, il Comune sembra intenzionato ad abbandonare definitivamente l’idea di collocare un deposito in questa zona della città: “Stiamo valutando di acquistare l’officina Guglielmetti per farne una rimessa per i bus elettrici e un’officina per i mezzi di Amt e Amiu – conferma l’assessore Campora -. Potrebbe ospitare gli stessi mezzi previsti inizialmente nella rimessa di via delle Campanule”, e probabilmente anche il doppio, secondo le prime stime condotte a spanne. Strategia che non piace affatto ai sindacati degli autisti, ormai da 15 anni rimasti orfani della vecchia rimessa di Boccadasse con le conseguenti complicazioni logistiche.

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