La sentenza

Spese pazze in Regione, prosciolti per prescrizione 11 ex consiglieri regionali: tra loro il senatore Francesco Bruzzone

La Corte d'appello ha riqualificato il reato di peculato in "indebita percezione di erogazioni pubbliche" che si è ormai prescritto

Francesco Bruzzone

Genova. La Corte di appello di Genova ha prosciolto per intervenuta prescrizione 11 ex consiglieri regionali accusati di peculato in uno dei filoni delle cosiddette spese pazze, quello relativo agli anni 2008-2010.

A tirare un sospiro di sollievo, dopo che la stessa Corte ha riqualificato il reato in “indebita percezione di erogazioni pubbliche” (che ha una prescrizione più breve) sono gli ex consiglieri regionali
Nicola Abbundo, Angelo Barbero, Tirreno Bianchi, Sandro Biasotti, Fabio Broglia, Francesco Bruzzone, Giovanni Macchiavello, Matteo Marcenaro, Luigi Patrone, Giovanni Battista Pittaluga e Franco Rocca.

In primo grado i consiglieri, tra loro l’unico ancora attivo in politica è il senatore della Lega Francesco Bruzzone, erano stati tutti condannati a pene comprese tra i due e i quattro anni di reclusione.

A dicembre sempre la Corte d’appello aveva assolto o prosciolto per intervenuta prescrizione, anche in questo caso ribaltando la sentenza di primo grado, altri 19 ex consiglieri regionali sempre per spese relative allo stesso periodo 2008-2010. Tra loro in quel caso era stato assolto l’attuale parlamentare di Fratelli d’Italia Matteo Rosso.

A marzo la Corte di cassazione, confermando la sentenza di appello, aveva assolto in via definitiva “per non aver commesso il fatto” 19 ex consiglieri regionali tra cui l’attuale sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi e lo stesso senatore Bruzzone.Le spese contestate in quel caso erano quelle relative agli anni 2010-2012

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