Genova. In occasione dello sciopero nazionale dei distributori di benzina proclamato da Faib Confesercenti, Fegica, Cisl Fisisc e Confcommercio, dalle 19 di oggi, martedì 24 gennaio,. alle 19 di giovedì 26 gennaio, la prefettura di Genova ha reso noto l’elenco degli impianti di distribuzione che garantiranno l’apertura no stop sulla rete stradale urbana ed extraurbana.
La garanzia da parte di alcuni impianti è dettata dalla regolamentazione degli scioperi nel settore della distribuzione del carburante.
Ecco quindi in quali distributori di benzina, nonostante lo sciopero, sarà comunque possibile fare rifornimento a Genova e provincia.

“Dal governo non sono arrivati elementi migliorativi, semmai sono peggiorate le condizioni, la nostra resta una categoria da mettere sotto osservazione con un cartello, come nel Medioevo”, hanno lamentato le sigle associative dei benzinai dopo l’ultimo incontro con il governo nei giorni scorsi, contrari al decreto Trasparenza. Il governo tramite Urso oggi ha aperto a delle modifiche: prezzo medio regionale da esporre su un cartello da aggiornare con cadenza settimanale e non più mensile e multe per le violazioni ridotte dal massimo di 6mila euro fissato nel testo ad 800 euro. Prevista anche la creazione di una App del Mimit dove poter consultare il prezzo medio e quello praticato dai distributori all’interno di un perimetro selezionato.
Ma gli esercenti non cedono e proseguono sulla linea dello sciopero, chiedono in particolare che il prezzo medio venga comunicato via web – per togliere l’effetto mediatico del dito puntato contro la categoria – e non tramite un cartello da esporre nei distributori. Più in generale i benzinai domandano un riordino complessivo del settore, che conta circa 22mila stazioni di servizio. Il governo, per tentare di arrivare al ritiro dello sciopero, ha comunicato che verrà anche posposta l’emanazione del decreto ministeriale con le modalità di comunicazione ed esposizione dei prezzi entro 10 giorni dalla conversione del testo di legge sulla trasparenza, pubblicato in Gazzetta il 14 gennaio.