Liguria. Unione popolare chiede un immediato piano di assunzioni del personale sanitario pubblico e un progetto di riorganizzazione sanitaria territoriale adeguatamente finanziato.
In una nota viene evidenziato “lo sfascio della sanità pubblica, perseguito da governo nazionale e regionale ligure, che prosegue senza sosta con effetti devastanti sia sotto il profilo strutturale sia rispetto alla sfiducia crescente della popolazione”.
Tre i punti principali elencati da Unione popolare: “Alisa, ha prorogato la validità dei vaccini scaduti alla Spezia, aprendo ad analoghi provvedimenti in altre Asl liguri. È un fatto grave che mostra come ciò che conta sia la massimizzazione dei profitti e non la salute delle persone. In passato si era già intervenuti con proroghe alla scadenza prevista dalle case farmaceutiche, e la prosecuzione di tale pratica non può non minare la fiducia popolare nella sanità pubblica; temiamo che questo sia il vero obiettivo per favorire la crescita del sanitario privato”.
Inoltre Unione popolare evidenzia che la giunta regionale ligure ha acquistato un pacchetto di prestazioni sanitarie da strutture private per un valore di 6 milioni. “Quindi, la risposta di questa giunta alle necessità di tagliare i tempi di attesa è la continuazione dello sfascio pubblico e il dirottamento verso il privato. Una risposta inquietante che solo in parte risponde all’emergenza e che non entra nel merito della riorganizzazione del servizio sanitario pubblico per renderlo più efficace ed efficiente. Servizio sanitario che necessita urgentemente di ammodernamento tecnologico e, soprattutto, di personale oggi largamente al di sotto delle necessità”.
Come prova della situazione della sanità ligure vengono citati i pronto soccorso dove si nota “l’esasperazione di cittadini, stremati da lunghissime ore di attesa, si sfoga spesso sul personale medico e sanitario presente. E il governo nazionale, con il plauso della giunta regionale, non trova di meglio da proporre che la militarizzazione dei presidi sanitari. I problemi però non si risolvono con le forze dell’ordine, ma completando gli organici, per poter rispondere adeguatamente alle esigenze sanitarie della popolazione, ed aumentando le strutture territoriali di medicina di base, affinché i pronto soccorso non siano gli unici presidi a rispondere alle urgenze sanitarie”.
Secondo Unione popolare la responsabilità di questa situazione drammatica va ricercata indistintamente nei governi di centrodestra e di centrosinistra, locali e nazionali, e necessita di risposte urgenti e strutturali.