Genova. Hanno fatto il loro debutto qualche giorno fa in centro storico, ma presto i genovesi le vedranno anche a Boccadasse e nei quartieri collinari, dove potrebbero contribuire a contrastare i danni provocati dai cinghiali. Amiu sta installando in questi giorni un nuovo sistema di coperture metalliche per i bidoni di ridotte dimensioni che non potranno essere sostituiti dai nuovi cassonetti elettronici in arrivo anche nel cuore della città.
Si tratta in sostanza di “armadietti” che proteggono i recipienti collocati all’interno e consentono di conferire i rifiuti in maniera tradizionale – cioè senza pulsanti né badge – attraverso uno sportello posto in alto, dotato di maniglia per facilitare l’apertura. Non si tratta dunque di nuovi cassonetti, ma di uno stratagemma per evitare gli inconvenienti più spiacevoli: anzitutto che possano essere rovesciati spargendo immondizia lungo le strade, ma anche che diventino un attraente banchetto per i topi.

La novità verrà presentata ufficialmente nei prossimi giorni con l’inaugurazione di un nuovo eco-punto in centro storico. I primi esemplari sono comparsi in via del Colle, a due passi da piazza De Ferrari, dove era frequente osservare intere famiglie di roditori tra i bidoncini colmi di rifiuti. Le schermature sono state comprate con le risorse del piano React Eu, lo stesso progetto europeo che ha permesso l’acquisto mezzi elettrici per la raccolta e il rinnovamento degli eco-punti.
“Li installeremo anche a Boccadasse, decorandoli con una serigrafia a tema – conferma l’assessore all’Ambiente Matteo Campora – ma penso anche alla zona di Santa Tecla, dove abbiamo il problema dei cinghiali”. Nelle vie collinari più strette, infatti, i raid notturni degli ungulati in cerca di cibo sono ormai quotidiani e a farne le spese sono gli abitanti umani, costretti a fare lo slalom tra i rifiuti (in particolare l’organico) sparpagliati al suolo.

Sulle alture della Valbisagno è stato provato anche un metodo alternativo con colonnine metalliche alle quali ancorare i bidoni. Gli “armadietti” acquistati da Amiu – al momento sperimentali – potrebbero sostituire l’idea delle “gabbie” in ghisa che Amiu aveva posizionato a Recco avvalendosi di un fabbro comunale, soluzione che a Genova non è stata ritenuta praticabile.