Progetto pilota

Psicologo di base per tutti, la proposta di legge arriva in Regione: “Dati allarmanti, bisogna agire ora”

Dopo il Covid sempre più persone mostrano necessità di assistenza psicologica: "La salute mentale non può essere un lusso per pochi"

adolescenti

Genova. Inserire all’interno del sistema sanitario regionale la figura dello psicologo di base ad accesso universale per rispondere alla sempre più pressante esigenza di intercettare il prima possibile il disagio psicologico, fare prevenzione e promozione della salute mentale. Questa la proposta di legge depositata presso il Consiglio Regionale della Liguria da Partito Democratico, Linea Condivisa e Movimento 5 Stelle e che nelle prossime settimane inizierà il suo iter legislativo.

“Siamo di fronte a una misura diventata urgente – spiega Luca Garibaldi (Pd) durante la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge – a livello nazionale le domande pervenute per il bando per il Bonus psicologo sono state 336.441, di cui 7.518 in Liguria, a fronte di una disponibilità finanziaria capace di soddisfare solo un decimo delle richieste. Oltre il 60% delle domande è stato presentato da under 35 dimostrando un altro dato: che dopo la pandemia a richiedere un sostegno psicologico sono i giovani”

Una proposta per far partire un progetto pilota che in altre regioni italiane è stato avviato di recente con risultati importanti che rendono ancora più evidente la necessità di un intervento in questo senso. Secondo quanto proposto, ogni Asl dovrà definire una rete di psicologi di base, con almeno due operatori per ogni distretto dei 19 presenti in Liguria. Si parla quindi di 40 professionisti, inizialmente inquadrati all’interno di una convenzione, che garantiranno 24 ore di presenza sul territorio. Il tutto per un impegno di spesa di circa un milione di euro all’anno. “Una spesa che è soprattutto un investimento – ha sottolineato Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa e vicepresidente della Commissione II Sanità  – perché poter intercettare il malessere psicologico in maniera precoce potrà evitare l’acutizzarsi di criticità che, oltre a pesare sulla salute delle persone, successivamente richiederebbero interventi più complessi e anche più onerosi per il sistema sanitario”.

legge psicologi di base
La presentazione della legge, da sinistra Tosi, Garibaldi, Fiaschi e Pastorino

L’accesso al servizio potrà essere richiesto dal singolo cittadino o dal suo medico di base o pediatra. “Il servizio si configurerà come una vera e propria consulenza psicologica, con un primo colloquio di ascolto e un’analisi della domanda, in modo da arrivare ad una diagnosi differenziale. Non sarà solo uno screening – osserva Donatella Fiaschi, presidente dell’Ordine degli psicologici della Liguria, che ha collaborato alla stesure di questa proposta di legge – Crediamo che questo possa essere un’innovazione importante per la prevenzione del disagio psicologico della popolazione ligure fortemente provata dal susseguirsi di una crisi dietro l’altra: da quella pandemica da covid 19 a quella bellica ed energetica. Dai dati preliminari 2022 del nostro report, in corso di elaborazione, a cura di VIE (Valorizzazione Innovazione Empowerment srl – UniGe.it), sulla salute psicologica delle cittadine e cittadini della Liguria, emerge un peggioramento dei livelli di sintomatologia depressiva e ansiosa moderatamente grave e grave, che sta a testimoniare che se non si interviene precocemente la sintomatologia si aggrava. In particolare su un campione di quasi 1200 soggetti (il doppio del monitoraggio del 2021) viene confermato che il 67% presenta una sintomatologia depressiva e ansiosa e il 13% moderatamente grave e grave“.

Guardando alle esperienze già fatte in altre regioni la restituzione del servizio ha dato degli esiti confortanti: “Secondo i dati raccolti per il 60% delle persone che hanno fatto ricorso al servizio era sufficienti e un percorso breve. Il restante 40% ha mostrato la necessità di un percorso più ampio -spiega Fiaschi –

“Considero l’istituzione dello psicologo di base estremamente importante perché riscontriamo un crescente malessere tra la popolazione, soprattutto tra i giovani – aggiunge Pastorino – Un malessere che non può rimanere inascoltato. In Italia prendersi cura della salute mentale delle cittadine e dei cittadini non è mai stato una priorità. Abbiamo bisogno di una assistenza psicologica di primo livello, di finanziare adeguatamente i consultori in modo da farli tornare ad essere luoghi di prima assistenza sparsi capillarmente sul territorio. La salute mentale non è lusso e deve essere una priorità per qualunque Governo e per la nostra regione”.

La proposta dello psicologo di base si collega ad un altro tema, trattato da una proposta di legge collegata, che riguarda l’assistenza psico-oncologica, viste le ripercussioni che la malattia ha su pazienti e familiari, che si riflettono inevitabilmente sulla qualità della vita delle persone. Questa proposta di legge chiede che la Regione investa 30mila euro affinché il servizio di psico-oncologia entri a far parte stabilmente dell’equipe oncologica con un professionista che dia sostegno non solo ai pazienti e ai familiari, ma anche ai medici e agli operatori dell’equipe –  dichiara Fabio Tosi, capogruppo Movimento Cinque Stelle in Regione Liguria – con l’attivazione di percorsi per la prevenzione del disagio emozionale calibrati sulle diverse tipologie di neoplasia, siano essi di supporto che propriamente psicoterapeutici. Secondo uno studio Internazionale condotto su 4mila pazienti in 19 Paesi tra cui anche l’Italia è emerso che il 70% di questi chiederebbe supporto psicologico, ma per la metà dei casi non è disponibile“.

L’iter della legge inizierà nei prossimi giorni: “Siamo fiduciosi di trovare una sponda nella maggioranza in Consiglio su un tema così delicato e urgente – conclude Gianni Pastorino – siamo ovviamente aperti a modifiche e integrazioni che migliorino il quadro, rispettando l’obiettivo e il metodo della proposta che punta a mettere in campo una rete territoriale la più capillare possibile, pubblica e con accesso universale, cioè per tutti“.

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