Il processo

Ponte Morandi, in aula a sorpresa anche l’ex numero uno di Aspi Castellucci: “Qui per l’accertamento della verità”

Da oggi l'esame dei periti sulle cause del crollo. Ammessa una maxi memoria dei pm da cui tuttavia devono essere emendate alcune parti, elementi che non possono essere utilizzati nel processo

Genova. E’ il giorno dei periti nel processo per il crollo del ponte Morandi, con l’audizione Massimo Losq, docente dell’Università di Pisa e uno uno dei 4 maxi esperti nominati dal gip Paola Faggioni che ha spiegherà, come ha fatto d’altronde nel corso nell’udienza preliminare, le cause del crollo del ponte.

E in un’aula affollata di avvocati e consulenti tecnici è presente a sorpresa questa mattina anche l’ex amministratore delegato di Autostrade Giovanni Castellucci Barba lunga e mascherina anti-covid Castellucci attorniato da avvocati e dal suo ufficio stampa sembrava pronto a rilasciare un’intervista esclusiva’ per raccontare la sua verità, anche a causa delle dichiarazioni sul processo mediatico fatto fuori dall’aula fatte la scorda udienza dal suo avvocato Paolo Accinni ha cambiato parzialmente idea.

All’inizio dell’udienza intanto il presidente del tribunale Paolo Lepri ha ammesso la maxi memoria presentata dai pubblici ministeri Terrile e Cotugno che tuttavia dovrà essere emendata da alcuni elementi che non possono essere utilizzati nel processo.

“Sono presente per rispetto del tribunale e di tutte le parti del processo – ha detto Castellucci – già i miei difensori avevano anticipato che non avrei fatto mancare il mio contributo all’accertamento della verità che è molto diversa dalle teorie dell’accusa che sono state diffuse in questi ultimi mesi” ha fatto filtrare l’ex ad tramite un comunicato ufficiale. Barba lunga che si intravvede sotto una mascherina anticovid, per i pm è l’imputato numero uno, la persona che non poteva non sapere delle condizioni precarie del ponte.

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