Genova. «In questi giorni di freddo acuto, il Piano inverno sta accogliendo tutte le richieste di persone senza dimora. Non c’è nessuna lista d’attesa, anzi nel fine settimana abbiamo riscontrato ancora posti liberi. Anche i volontari dell’educativa di strada, che ci stanno supportando per intercettare chi vive in strada, stanno facendo un lavoro molto efficace, indirizzando le persone e accompagnandole nelle strutture per l’ospitalità nelle ore notturne, con pasti caldi e con il servizio di lavanderia, servizi di igiene personale e servizio mensa attivato in queste settimane nell’ex asilo notturno Massoero, con oltre 2.000 pasti serviti dall’attivazione del servizio». Lo dichiara l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Genova Lorenza Rosso facendo un primo bilancio dell’attività del Piano inverno, predisposto dal Comune di Genova e rivolto alle persone senza dimora e in condizioni di estrema povertà. Sono stati predisposti posti di accoglienza, messi a disposizione dagli enti sottoscrittori del Patto ‘senza dimora’, dal Comune e altri enti che si occupano di accoglienza di senza dimora. I nuovi posti si aggiungono alla nuova attività di mensa e di lavanderia nell’ex asilo notturno Massoero in via del Molo, in cui è stata ampliata l’attività di educativa territoriale di strada per sostenere ed aiutare le persone senza dimora e accompagnarle verso l’ospitalità in strutture di prima accoglienza notturne.
Il Piano inverno 2022-23 prevede l’attivazione di luoghi di accoglienza che vanno ad aggiungersi a quelli attivi tutto l’anno. A garantire l’apertura dei nuovi punti di accoglienza è la rete di enti che hanno sottoscritto il Patto “senza dimora”. I nuovi posti di accoglienza si trovano: in due locali di proprietà comunale a Sampierdarena, al seminario del Righi a cura di Caritas, in centro storico in un dormitorio gestito dal Centro di Accoglienza Padre de Foucauld, in zona Manin a cura di San Marcellino.
La presa in carico delle persone senza dimora e i relativi ingressi nelle strutture del Piano Inverno verranno regolati e monitorati da una Cabina di regia Comune-Enti del Terzo Settore che si riunisce almeno una volta alla settimana, ma operativa h24.