Genova. “Le riparazioni navali sono sotto attacco ormai ogni giorno: che sia il Waterfront, il tunnel, il comitato di Carignano, ce n’è una ogni giorno. Non mi fraintendete, non voglio mancare di rispetto a nessuno. Ma è una follia quella di costruire la torre piloti lì in questo momento, togliendo di nuovo spazio e creando problemi all’area delle riparazioni navali“.
È la stoccata lanciata a sorpresa da Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Liguria, durante il congresso regionale della Cgil che si è aperto oggi al Tower Airport Hotel di Genova. “Questo nessuno lo vuole dire perché se tocchiamo un progetto di Piano scoppia un casino, però dobbiamo dirle le cose“, ha chiosato il rappresentante degli industriali liguri.
La nuova torre piloti, che dovrà sostituire quella crollata il 7 maggio 2013 a molo Giano, sorgerà su un’isola artificiale, in prossimità della banchina ovest della darsena nautica nell’area del Waterfront di Levante, dunque a breve distanza dalle aree in concessione ai cantieri Amico. Sulla banchina saranno costruiti anche due blocchi sopraelevati destinati ad uffici, alloggi e locali tecnici, mentre a mare saranno realizzate opere di protezione. Il costo dell’opera ammonta a 19 milioni e mezzo. I lavori, affidati al raggruppamento di imprese guidato da Cimolai, sono iniziati a luglio 2022 e si prevede di terminarli a maggio 2024.
Negli scorsi mesi era in discussione l’ipotesi, alimentata da indiscrezioni di stampa, di uno spostamento delle riparazioni navali in un’altra area portuale, eventualità che aveva messo subito in allarme aziende e sindacati. A scaldare gli animi anche l’idea di aprire le aree alla città, avanzata da Renzo Piano. “Assolutamente nego che si stia pensando a un trasferimento delle riparazioni navali in altre aree ed è impensabile, in questo momento e in futuro, aprire quell’area portuale al passaggio del traffico urbano”, aveva precisato a Tursi l’assessore Francesco Maresca.