Genova. L’udienza di questa mattina al Tar Liguria ha stabilito il rinvio a data da destinarsi del giudizio di merito del tribunale amministrativo sulla contesa relativa alla gara per la costruzione della nuova diga foranea del porto di Genova.
Il 21 novembre scorso i giudici avevano negato la sospensiva dell’iter chiesta dal consorzio Eteria, guidato dalle imprese delle famiglie Gavio e Caltagirone, nei confronti di Webuild-Fincantieri che, qualsiasi sarà poi la sentenza, proseguiranno con la progettazione e costruzione di un’opera da 1 miliardo di euro.
Tuttavia il giudizio di merito non è assolutamente solo un pro-forma. In caso il Tar desse ragione a Eteria sulla gara di aggiudicazione il committente, ovvero l’Autorità portuale di Genova, sarebbe tenuta a versare un indennizzo risarcitorio il cui ammontare è ancora da stabilire ma comunque milionario.
Il rinvio del giudizio è legato alla richiesta, formalizzata nei giorni scorsi da Webuild, di avere il tempo di analizzare la documentazione presentata da Eteria come memoria aggiuntiva alle carte del ricorso.
Webuild e Fincantieri si sono aggiudicate l’appalto con un ribasso del 9,4% sulla base d’asta di 928 milioni (finanziati dal Pnrr) al termine di un sentiero non poco tortuoso.
La prima gara dell’Autorità portuale a giugno era andata deserta perché entrambi i gruppi avevano giudicato insufficiente la base d’asta. A sbloccare l’impasse proprio il fondo per le opere indifferibili del Pnrr attingendo al quale i costruttori dovrebbe essere in grado di coprire gli extracosti dovuti ai rincari delle materie prime