Omocausto

Memoria della deportazione delle persone LGBT, mostra di Arcigay al via dal 28 gennaio

"La persecuzione degli omosessuali nella Germania nazista è stata una delle prime persecuzioni ad essere messa in atto dal Nazismo

direttivo arcigay

Genova. Domani, sabato 28 gennaio alle ore 17:00, presso la sede di via del Lagaccio 92R, Arcigay inaugura e apre alla città di Genova la mostra “Omocausto: Lo sterminio dimenticato”, un percorso storico per la comprensione di cosa è stata la deportazione delle persone LGBT.

La persecuzione degli omosessuali nella Germania nazista è stata una delle prime persecuzioni ad essere messa in atto dal Nazismo; nel tempo di pochi mesi dalla salita al potere, la vita LGBT tedesca, fervente soprattutto a Berlino, è stata drasticamente interrotta e con questa la crescita del primo movimento omosessuale della storia.

L’Omocausto, cioè lo sterminio degli omosessuali, è stato studiato molto tardi e molto meno di altre deportazioni. Le cause sono da cercare non solo nelle difficoltà personali di chi avrebbe dovuto rivelare il proprio orientamento sessuale, ma anche nel riconoscimento dell’omosessualità come un crimine. Va ricordato che chi veniva internato in un campo di concentramento per omosessualità, ne usciva per essere incarcerato per il crimine di sodomia.

Da questo deriva la grande responsabilità per la nostra Associazione di farsi erede di queste storie, anche quando non sono state raccontate, e di proseguire il vitale lavoro di narrazione ed elaborazione della Memoria delle persecuzioni nazi-fasciste.

Mostra

Orari di apertura
lun/ven h 9:00/13:00
mar+gio+sab h 14:00/18:00
Accesso gratuito

leggi anche
Generico gennaio 2023
27 gennaio
Giorno della Memoria, Dello Strologo: “Il rischio è che la Shoah venga strumentalizzata”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.