Analisi

La metamorfosi del Genoa di Gilardino: quei minuti finali che ora diventano decisivi a favore

Sulle fasce ora, con Criscito e Sabelli, e con questo modulo, il Genoa è molto più propositivo

gilardino

Benevento. Il rischio di una delusione cocente per le occasioni sprecate nel miglior primo tempo della stagione c’era tutto. Il Genoa guadagna tre punti importanti a Benevento grazie all’1-2 siglato da Puscas che ha preso l’ascensore raccogliendo un bel cross di Sabelli preciso sulla testa. Quarta vittoria consecutiva e mantenuto il passo della Reggina a 39 punti, che dopo un inizio difficile ha vinto contro la Ternana. Il Bari, sconfitto ieri, resta distanziato a 33 punti.

I tifosi rossoblù ringraziano, ma preferirebbero un’evoluzione delle partite meno da cardiologia. È stato il leit-motiv di questa stagione, solo che la differenza rispetto alla gestione Blessin è che nel finale il Genoa riesce a concretizzare invece che a essere raggiunto.

Come contro il Venezia, Gilardino nella ripresa ha preferito inserire quantità alla qualità: ha tolto Gudmundsson e inserito Sturaro, ha avvicendato gli attaccanti. Stavolta a subetrare è stato Puscas al posto di un Coda che nel primo tempo è stato determinante non solo con il suo gol, ma anche nelle giocate (Benevento affossato da entrambi gli ex della partita).

I rossoblù subiscono una rete nell’unica vera occasione sino a quel momento della partita creata dal Benevento, un aspetto su cui Gilardino dovrà ancora lavorare, nonostante nella sua gestione siano solo due i gol subiti.

Altro aspetto positivo il fatto che sulle fasce ora, con Criscito e Sabelli, e con questo modulo, il Genoa è molto più propositivo.

Gilardino, ai microfoni di Sky, commenta: “Nel primo tempo abbiamo gestito bene la palla e gli spazi ma dovevamo essere ancora più concreti. Avevamo in mano la partita. All’intervallo ho detto ai miei ragazzi che bisognava chiudere i conti, altrimenti la gara sarebbe potuta diventare insidiosa. Nella ripresa, soprattutto nella prima parte siamo stati più attendisti, anche per la grande aggressione del Benevento. Siamo andati un po’ in difficoltà, ma abbiamo difeso bene mantenendo i reparti stretti e ci abbiamo creduto sino alla fine, trovando un grande gol. Puscas, è subentrato con la voglia di vincere, sono felice anche per la rete di Coda”.

Su Gudmundsson spiega: “Da mezz’ala parte da più lontano, ma ha il controllo orientato ed è bravo a lavorare negli spazi: l’avevamo preparata cercando di creare superiorità numerica da una parte per poi chiudere dall’altra in area di rigore. Abbiamo raccolto meno di quanto creato ma è stato un ottimo primo tempo”.

Gilardino ribadisce in sala stampa che tutti sono dentro al progetto, sia chi parte negli undici titolari, sia chi subentra ed elogia anche Vogliacco per le qualità che ha rispetto agli altri giocatori del reparto, e Ilsanker: “Ha fatto un’ottima partita nonostante nelle ultime partite non abbia praticamente giocato”. Sul fatto che la squadra non molli mai, allontana l’attenzione dalla sua figura per sottolineare che il suo obiettivo è mettere i giocatori nelle condizioni migliori per esprimersi.

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