Episodio

La chef stellata cucina per i migranti della Geo Barents e viene insultata: “Sabotatrice infame per invasori infetti”

Ma Silvia Cardelli dell’Osteria della Corte non si ferma: "Mi sento come Ibra quando dice agli avversari 'speriamo che fischino così mi carico'"

silvia cardelli

La Spezia. Non nuova a gesti di solidarietà, la chef Silvia Cardelli dell’Osteria della Corte si è nuovamente distinta per la propria sensibilità in occasione dello sbarco dei 247 migranti arrivati insieme alla nave Geo Barents di Medici senza Frontiere al porto della Spezia. Ieri ha consegnato 180 pasti alla Caritas da utilizzare per la prima accoglienza a uomini, donne e bambini che sono rimasti in mare per lunghi giorni prima di trovare un porto sicuro.

Un gesto che ha mosso l’apprezzamento della società civile, a partire proprio agli operatori che hanno preso in carico le decine di migranti africani salvati in tre distinte operazioni di soccorso dalla ong internazionale. “Ci siamo alzati un po’ prima e abbiamo cucinato. A noi sembra giusto farlo, c’è gente che tutte le mattine non sa se mangia e invece noi non sappiamo cosa mangiare. Io cerco di insegnarlo ogni giorno ai miei figli”, ha spiega Silvia Cardelli all’Ansa.

Con lei in brigata, nel ristorante di Via Napoli che ha ricevuto riconoscimenti dalla Guida Michelin e dal Gambero Rosso, lavora da tempo Kassim Sulaiman (insieme nella foto), secondo cuoco originario del Ghana che, da profugo, in Italia ha costruito una carriera.

C’è però anche chi non ha mancato di dare sfogo al proprio disappunto per questo nobile gesto. La stessa chef ha postato sui social una mail ricevuta ieri. “Mi fate schifo, siete solo sabotatori infami”, si legge nello sproloquio che denuncia “oltraggio e scempio al popolo italiano regalando pasti a dei parassiti invasori infetti nemmeno buoni per i forni da legna”. Di fronte al quale Cardelli ha risposto con ironia: “Mi sento come Ibra quando dice agli avversari ‘speriamo che fischino così mi carico”.

 

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