Genova. Dopo la notizia del blitz dei carabinieri nella sede del Comune di Genova per acquisire tutta la documentazione necessaria a fare luce sugli affidamenti legati al Tricapodanno – indagine scattata a seguito di un esposto – non si fa attendere la replica dei ‘palazzi’, che difende l’operato della civica amministrazione, svolto “in trasparenza con atti pubblici”.
“Ci rammarica che a ogni evento di successo, come il Capodanno di Genova, dove oltre alla enorme visibilità della nostra regione si è distinta una piazza e una città con una perfetta organizzazione e gestione dell’ordine pubblico, arrivi l’esposto dei soliti noti per gettare fango – scrive in una nota stampa il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Siamo certi che tutte le procedure siano state rispettate nella forma e nella sostanza e che i magistrati faranno al più presto chiarezza sulla regolarità dell’evento che ha portato promozione, divertimento ma soprattutto lavoro e ricchezza alla nostra terra come dimostrano anche i dati record sulle presenze turistiche nella nostra regione”.
“È vecchio vezzo di chi non riesce a portare avanti le proprie idee con gli strumenti della democrazia quelli di rivolgersi alla magistratura – commenta – Ciò non cambierà la nostra volontà di costruire una Liguria migliore e più ricca: chi pensa di nascondere la propria mediocrità dietro le carte bollate se ne faccia una ragione”.
A distanza di pochi minuti anche la nota stampa del Comune di Genova: “In merito agli eventi organizzati in occasione del Capodanno a Genova, l’Amministrazione comunale puntualizza che tutti gli atti sono pubblici e pubblicati in trasparenza. Negli affidamenti per l’erogazione di servizi è stata seguita la procedura negoziata, come definita all’articolo 3, comma 1, lettera uuu del Decreto legislativo n. 50/2016 e successive modificazioni e integrazioni. Inoltre, il ricorso alla trattativa privata è previo esperimento di indagine di mercato, al fine di garantire la scelta nel rispetto non solo dei principi di buon andamento e imparzialità, ma anche quelli di economicità, efficacia, pubblicità e trasparenza previsti dall’articolo 1, comma 1 della Legge n. 241/1990 e successive modificazioni e integrazioni”.
Il Comune “precisa che l’articolo 36 comma 2, lettera a) del Decreto Legislativo n° 50/2016 così come modificato dal Decreto Legge n° 77/2021 «Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative di accelerazione e snellimento delle procedure» e successive modificazioni ed integrazioni, prevede l’affidamento diretto per forniture e servizi di importo inferiore ad euro 139.000,0”.
“Infine – conclude la nota – l’Amministrazione comunale conferma che c’è la piena collaborazione con gli inquirenti nello svolgimento delle indagini“.