La protesta

Il Consiglio comunale ricorda Benedetto XVI, i consiglieri d’opposizione abbandonano l’aula

"Crediamo in uno stato laico". L'assessore Gambino: "Da uomo e da cristiano mi sono sentito offeso"

ricordo benedetto XVI in sala rossa

Genova. Un minuto di silenzio per ricordare Benedetto XVI, papa Joseph Ratzinger morto lo scorso 31 dicembre dopo una lunga malattia. Questa la scelta del presidente del Consiglio comunale di Genova, una scelta che però ha di fatto spaccato l’aula con quattro consiglieri dell’opposizione che durante la commemorazione hanno abbandonato la Sala Rossa.

A compiere il gesto di silenziosa ma al contempo ‘rumorosa’ protesta Filippo Bruzzone e Francesca Ghio (Lista RossoVerde), insieme a Davide Patrone e Monica Russo del Partito Democratico: “Una scelta che rivendichiamo – spiegano Bruzzone e Ghio – Crediamo in uno stato laico e inoltre vediamo questa scelta come una forzatura, visto che, stando al regolamento, le commemorazioni in aula sono riservate a persone con particolari legami con Genova, cosa che Benedetto XVI non aveva”.

Ma non solo: “Pensiamo inoltre che il messaggio apostolico di Ratzinger non abbia un legame con la storia della città, storia fatta di diritti e inclusione – spiega Bruzzone – Sono innumerevoli le dichiarazioni di Benedetto XVI, prima durante e dopo il suo mandato, che sono tutt’altro che inclusive“.

Di parere diametralmente opposto l’assessore Sergio Gambino, che in un post sul suo profilo facebook ha così commentato la scelta dei quattro consiglieri: “Oggi, durante il minuto di silenzio osservato in apertura di seduta di consiglio comunale per commemorare la scomparsa di Papa Benedetto XVI, quattro consiglieri di Pd e lista Sansa RossoVerde si sono alzati e hanno abbandonato l’aula. Una forma di protesta? Che senso avrebbe? Una presa di distanza da un papa emerito e uomo di pace? Sinceramente non ne ho capito il senso, ma come uomo, cristiano, mi sono sentito offeso“.

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