Caccia al parcheggio

Il Comune torna alla carica con la “sosta legalizzata” nelle ore notturne: si parte da via Invrea

Campora ripropone l'idea alla base della sperimentazione avviata nel 2020. Passi avanti per l'estensione della Blu Area verso Levante

via invrea notte

Genova. Consentire la sosta nelle ore notturne dove è vietata durante il giorno, in modo da aiutare chi non sa dove parcheggiare l’auto quando torna a casa, senza però compromettere la circolazione nelle ore più trafficate. Dopo la sperimentazione che nel 2020 ha coinvolto alcune strade della circonvallazione a monte, il Comune di Genova ci riprova e studia nuove ordinanze per altre zone della città. Ne ha parlato l’assessore alla Mobilità Matteo Campora durante una commissione consiliare nel Municipio Medio Levante sull’ipotesi di estensione delle Blu Area nella zona di San Martino.

La prima strada candidata a ospitare i “parcheggi notturni” potrebbe essere via Giovanni Tommaso Invrea alla Foce. “Nella parte sinistra, visto che la corsia gialla è riservata ai bus fino alle 20.00, potremmo consentire di parcheggiare dalla sera al mattino – ha spiegato Campora -. Ovviamente le macchine non andranno lasciate fino alle 9.00, ma si tratta di creare un sistema di controllo e rimozione. In questo modo potremmo recuperare almeno 50 posti auto in linea. Resterebbero comunque due corsie che sono sufficienti per il flusso serale”.

Nel marzo 2020 il primo test aveva interessato corso Ugo Bassi, via Ausonia e via Piaggio nei tratti in cui la larghezza della strada consentiva di parcheggiare in sicurezza. Era stato installato un cartello che indicava il divieto di sosta dalle 7.00 alle 20.00 e il parcheggio gratuito per le sole autovetture negli altri orari. A patto di lasciare il veicolo come previsto dal codice della strada, e cioè “collocato il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, parallelamente ad esso e secondo il senso di marcia, in modo tale da non costituire pericolo o intralcio”.

Gli orari precisi e le strade coinvolte saranno oggetto di valutazione da parte degli uffici di Tursi e della polizia locale nelle prossime settimane, ma l’intenzione di Campora è chiara: “Vorremmo estendere la sperimentazione ad altre zone in cui c’è penuria di parcheggi. Certo, sarà difficile in quartieri come Borgoratti senza creare intralcio, ma in strade più larghe la sosta notturna può funzionare. Nel Medio Levante, per esempio, potremmo recuperare 200-300 parcheggi, che non sono pochi”. La presidente Anna Palmieri ha chiesto di prendere in considerazione anche il tratto iniziale di corso Aurelio Saffi, “ma lì abbiamo in mente un’altra proposta che annunceremo”, ha detto l’assessore.

L’altra grande novità in tema di parcheggi sarà l’istituzione della Blu Area a San Martino, unico quartiere del municipio ad avere ancora le sole strisce bianche. Incassato un sostanziale “sì” a livello territoriale, anche da parte dell’opposizione, il problema principale sarà definirne il perimetro, anche per arginare l’inevitabile “effetto domino” provocato da questo regime: chi non riesce a parcheggiare in una zona a pagamento occupa posti auto nelle vie limitrofe. Un’ipotesi è già stata elaborata dagli uffici del Comune, ma la discussione è ancora aperta: “L’estensione probabilmente coinvolgerà anche zone del Levante – ha anticipato Campora -. Io immagino via Carrara come possibile zona di confine”.

Più complessa la situazione delle alture nei pressi di Borgoratti (via Sapeto, via Fratelli Canale), dove già oggi la sosta selvaggia è ampiamente tollerata ma che non potranno essere riconvertite a Blu Area perché le dimensioni delle strade non consentono di tracciare stalli a norma di legge. Per arrivare a una perimetrazione definitiva “serviranno circa sei mesi“, ha avvertito Campora. Dopodiché si ragionerà su ulteriori estensioni verso Sturla, Quarto, Quinto e Nervi, una suggestione già ripresa più volte negli ultimi anni ma finora mai attuata.

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