Proteste

Grandi opere, comitati in piazza: manifestazioni e presidi di protesta in tutta Genova fotogallery

manifestazione comitati

Genova. Manifestazioni con presidi si sono tenute in tutta Genova a partire da questa mattina alle 10, promosse dalla Rete genovese di comitati, associazioni, movimenti sul territorio per protestare contro le ‘grandi opere’, dalla nuova diga foranea, gronda autostradale, terzo valico, nuova linea ferroviaria, depositi chimici, skymetro, ecc.

A scendere in piazza oggi sono Comitato Giardini Malinverni Comitato Officine Sampierdarenesi Comitato di Via Vecchia e Strade Limitrofe Comitato contro la cementificazione di Terralba OpposizioneSkymetro – Valbisagno Sostenibile Comitato con i piedi per terra Comitato Difesa del Parco dei Forti e delle Mura di Genova.

“Investimenti per miliardi di euro sono spacciati e propagandati come se fossero di interesse collettivo e frutto della volontà di tutti da una classe politica autoreferenziale sempre più distante dalle persone, che mai vengono coinvolte nei processi decisionali, da cui, anzi, sono deliberatamente escluse da un sindaco e da una giunta dall’atteggiamento sempre più prevaricatorio e poco incline alla trasparenza e ai percorsi partecipati con i cittadini che dicono di rappresentare” afferma la Rete dei comitati.

“Il no che ogni porzione di territorio esprime non è un rifiuto cieco e arroccato nella difesa del proprio angolo privato ma, al contrario, è la manifestazione di un’esigenza sentita profondamente dalle persone che si trovano costrette, purtroppo sempre a posteriori, a chiedere modifiche ai progetti in nome di una comune idea di società e progresso che si preoccupi e metta al primo posto proprio le persone e il loro benessere, coniugando lavoro, ambiente e salute”.

“Vogliamo essere informati, ascoltati e partecipare alle scelte perché noi cittadini abbiamo competenze preziose ed utili proprio ai fini di quei progetti che ci vengono continuamente calati dall’alto, grazie alla conoscenza profonda del territorio in cui viviamo” dicono i comitati.

“Oggi siamo in piazza insieme alla ‘Rete genovese’ per manifestare il nostro dissenso al modo di agire della giunta Bucci, che nella stesura dei progetti che riguardano il futuro della città non coinvolge i cittadini, facendo loro subire le scelte anziché coinvolgerli in momenti partecipativi” afferma la consigliera regionale della Lista Sansa, Selena Candia.
“Per una buona progettazione della città il territorio va sempre coinvolto – conclude Candia – E visto che ciò non accade è giusto oggi essere al fianco dei cittadini, delle associazioni e dei comitati scesi in piazza in varie parti di Genova”.

Comunicato Movimento Cinque Stelle

“Le parole sono quasi superflue, di fronte a 22 tra Comitati e Associazioni scese non in una ma in più piazze genovesi per ribadire che i progetti si fanno dopo averli condivisi con i cittadini, soprattutto con chi deve poi convivere con quei progetti. Il futuro della città appartiene a tutti e non solo al sindaco Bucci, che deve deporre una volta per tutte l’arma della prepotenza e dell’uomo solo al comando” afferma il consigliere municipale del M5S Stefano Giordano.

“Il MoVimento si fonda sulla partecipazione attiva dei cittadini e oggi era presente in tutte le piazze per combattere i soprusi e la progettazione di una città lontana dagli obiettivi del 2050”, aggiungono i portavoce del M5S Genova.

“Genova oggi è scesa in piazza contro la politica del Comune e della Regione, che non tengono mai conto delle esigenze dei cittadini e impongono progetti assurdi, dall’alto e senza alcun tipo di confronto con chi in quei territori risiede e lavora. Il M5S assicura la propria solidarietà e collaborazione a tutti i cittadini e a tutti i comitati, da quello che si oppone ai depositi chimici a Sampierdarena fino a quello contrario alla Skymetro in Valbisagno e alla Funivia da Principe a Forte Begato. Cittadini che oggi hanno deciso di fare sentire la propria voce: noi saremo sempre dalla loro parte”, dichiarano i pentastellati regionali Fabio Tosi e Paolo Ugolini.

“Avanti così: le istituzioni siamo tutti noi e chi le occupa dovrà per forza ascoltarci”, concludono all’unanimità tutti i portavoce del M5S.

Comunicato Comitato ‘Con i piedi per terra’

Anche il comitato Con i piedi per terra è sceso in piazza per rivendicare un maggiore coinvolgimento, una partecipazione attiva e un ascolto serio e reale da parte dell’Amministrazione Comunale e del sindaco Bucci.

Oltre in 150 si sono ritrovati alle 10.00 in via Fanti d’Italia con la chiara intenzione di dimostrare, una volta di più, che gli abitanti del quartiere del Lagaccio ma anche di San Teodoro e Oregina non vogliono quest’opera distruttiva e inutile per i quartieri che coinvolgerà.

“Siamo stufi che gli investimenti per milioni di euro che potrebbero davvero rilanciare Genova nel panorama nazionale e internazionale e migliorare la qualità di vita dei suoi cittadini, specialmente quelli più fragili, continuino a essere utilizzati per mega opere utili solo a mercificare la città e a incrementare uno sfruttamento del territorio che, sempre più spesso e tragicamente, ci ricorda le sue fragilità, al carissimo prezzo di vite umane” dichiara uno dei portavoce.

Il presidio si è poi spostato davanti alla Stazione Marittima, un luogo significativo poiché  punto di arrivo dei crocieristi che (insieme alle compagnie da crociera) sono i veri beneficiari della funivia, per un flashmob silenzioso ma significativo: le cabine servono solo a scavalcare il quartiere del Lagaccio e i suoi abitanti.

“Vogliamo denunciare, così come le altre realtà del territorio che sono scese in piazza oggi, l’atteggiamento sempre sempre più prevaricatorio e poco incline alla trasparenza e ai percorsi partecipati di questa Amministrazione con la quale, da mesi, combattiamo per essere davvero ascoltati” prosegue un altro esponente del comitato Con i piedi per Terra. La costruzione della funivia dalla Stazione Marittima a Forte Begato è un’opera inutile ai quartieri che attraversa e ai suoi abitanti; un’opera dal costo economico, ambientale e sociale altissimo; un’opera fatta per i turisti e per le compagnie da crociera che utilizzano la città in modalità “usa e getta” e non per chi vive questi spazi ogni singolo giorno; un’opera i cui risvolti in termini di sicurezza, impatto e mantenimento non sono minimamente stati
approfonditi dall’Amministrazione.

“Il nostro NO non è un rifiuto cieco e arroccato nella difesa del nostro angolo privato ma, al contrario, è la manifestazione di un’esigenza sentita profondamente dalle persone che vivono qui e che non vogliono subire decisioni prese da chi non conosce il territorio, le sue fragilità, i suoi problemi, le sue potenzialità. Vogliamo investimenti che mettano al primo posto le persone e il loro benessere, coniugando lavoro, ambiente e salute. Vogliamo essere
informati, ascoltati e partecipare alle scelte perché noi cittadini abbiamo competenze preziose e utili proprio ai fini di quei progetti che ci vengono continuamente calati dall’alto, grazie alla conoscenza profonda del territorio in cui viviamo” ribadiscono dal Comitato.

 

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