Cultura

Giorno della Memoria, alla Biblioteca universitaria la cantata scenica “Anna Frank” di Gamberini

L'evento, sabato 28 gennaio alle 18.30, è organizzato dall'associazione Paolo Anfossi con il contributo della comunità ebraica genovese

anna frank

Genova. L’Associazione Pasquale Anfossi e la Biblioteca Universitaria di Genova con il contributo della Comunita’ Ebraica di Genova in occasione della “Giornata della Memoria” organizzano una relazione e esecuzione di una selezione per voce e pianoforte di alcune parti della cantata scenica “Anna Frank” per Soprano, Coro, Orchestra e suoni elettronici composta nel 1963 dal Maestro Leopoldo Gamberini (1922-2012), a chiusura delle celebrazioni per il centenario della nascita.

Il concerto si terrà sabato 28 gennaio 2023 alle 18:30 presso la Biblioteca Universitaria di Genova, via Balbi 40. Riduzione per voce e pianoforte a cura del Maestro Fabio Correnti. Lilia Gamberini sarà la soprano con Fabio Correnti al pianoforte

La Cantata scenica Anna Frank (1963) è una composizione musicale per soprano, orchestra, coro e suoni elettronici, finita di comporre nel 1963 dal maestro Leopoldo Gamberini (1922-2012). Il testo in italiano è tratto dall’omonimo diario dell’adolescente ebrea e ridotto in versi dallo stesso Gamberini.

Una prima stesura dell’opera fu eseguita al pianoforte da Gamberini in presenza del padre di Anna Frank a Firenze nel 1963. La partitura è stata eseguita per la prima volta in lettura privata a Minsk in Bielorussia, il 13 ottobre del 1994 e poi come prima esecuzione pubblica sempre a Minsk il 10 marzo 1998 con l’orchestra sinfonica ed il coro della Radio Televisione di Minsk diretti da Anatoly Lapunov col soprano Tatiana Tretiak. A questa seguirono altre due esecuzioni: a Milano nel 2000 presso la Sala Verdi e a San Paolo nel 2012 in Brasile con la direzione di Martinho Lutero Galati. Secondo le parole stesse del Maestro Gamberini: “L’esecuzione a Milano è dunque la prima esecuzione in Italia ed in tutto il mondo occidentale come chiusura di un tragico secolo e come perenne ricordo di fatti mai più ripetibili.”

Leopoldo Gamberini (1922-2012) e’ stato un musicista, professore universitario, musicologo, compositore nonchè fondatore e direttore del Coro Polifonico “I Madrigalisti di Genova”, che tanto lustro hanno dato alla città di Genova durante la loro longeva attività, portando il nome nelle tournèe internazionali ed attraverso incisioni discografiche, una sorta di “Ambasciatori di Genova nel Mondo” ante litteram. E’ stata una personalità umana ed artistica molto presente nella vita culturale genovese e nazionale insegnando per oltre 30 anni Storia della Musica all’Università, promuovendone all’interno numerose iniziative didattico-culturali come le Lezioni-Concerto dove si esibirono giovani emergenti musicisti molti dei quali sono oggi affermati artisti e professionisti. Cospicue sono le sue pubblicazioni musicologiche, incisioni discografiche nonchè le revisioni critiche di manoscritti del repertorio antico della Biblioteca del Conservatorio Paganini. Prolifico anche come compositore, per onorarne la memoria e la divulgazione della sua figura, abbiamo pensato in questo duplice anniversario, di organizzare un concerto con l’esecuzione del suo lavoro più importante e rappresentativo della sua poetica e personalità.

La genesi dell’opera. Nel 1958 Einaudi pubblica il Diario della piccola Anna Frank, la cui lettura fà riaffiorare alla memoria di Gamberini tutto il tragico recente passato dell’umanità e la propria storia personale: l’arresto, la prigionia, la condanna a morte e la liberazione. Egli stesso scrive di aver provato “un disagio profondo, non privo di una certa vergogna, per essere sopravvissuto ingiustamente all’enorme massacro” e che “quella fanciulla aveva sintetizzato in un poema tragico-lirico unico ed irripetibile tutto lo spirito di quell’epoca”. Da qui l’impulso di riunire in ”versi” quel testo, che “sentivo musicati già tutti dentro di me”, perchè erano tutti già scritti e perchè aveva già vissuto in parte la stessa esperienza. Qualche tempo dopo il suo editore Aldo Olschki durante la pubblicazione di un suo grosso volume sulla musica antica, venuto a sapere della sua attività di compositore e delle precarie condizioni economiche, gli propose, insieme alla signora Calvo, mecenate fiorentina, di sostenerlo economicamente per tutto il tempo della scrittura della partitura. Il dottor Aldo Olschki era sicuramente per lui il mecenate moderno del dopoguerra: lo invitò ad eseguire il suo lavoro al pianoforte in casa Olschki in presenza del padre della piccola Anna, in occasione della sua visita a Firenze nel 1963. Quando Otto Frank vide il testo in italiano da lui ridotto rimase stupito e gli disse ”ma questi sono versi” e lui rispose che tutto il diario era in versi e che non aveva fatto altro che separarli, sceglierli e rimetterli insieme per brevi argomenti. Quando poi suono’ al pianoforte e canto’ egli stesso non solo la musica sul pentagramma ma anche quella per suoni elettronici ed il tema della campane del Duomo di Firenze dal campanile di Giotto, il signor Frank lo abbracciò commosso e gli diede l’autorizzazione a finire la partitura, affermando che Gamberini era l’unico compositore autorizzato a scrivere la musica per il Diario. Tra le molte persone presenti a quell’incontro in casa Olschki vi erano alcuni giovani diventati poi autorevolissimi critici e musicologi italiani come Luciano Alberti e Leonardo Pinzauti.

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