Genova. Ancora stallo per la frana di Capolungo, che da oltre 9 anni sta tenendo in scacco alcuni edifici costruiti sulla falesia e la sicurezza di tutta l’Aurelia che corre a pochi metri di distanza. Ancora in mano alla magistratura amministrativa, infatti, il fascicolo per determinarne le responsabilità, tra privati, Comune di Genova e Demanio.
Secondo un recente studio dell’Università di Genova, commissionato proprio dai residenti, la situazione sarebbe peggiorata in questi anni, e per sistemare la costa mettendo in sicurezza case e strada occorrerebbe un cantiere di oltre due anni, per un costo di 8 milioni di euro. “Un cantiere che occuperebbe una carreggiata dell’Aurelia – ha commentato il vicesindaco Piciocchi – con tutti le criticità del caso. Noi questa perizia non abbiamo avuto modo di vederla – ha poi sottolineato rispondendo durante il question time in Consiglio comunale – e ricadendo in ambito demaniale non capiamo perchè dovrebbe farlo il Comune“.
Nel frattempo, però, qualcosa si è mosso: come anticipato lo scorso settembre da Genova24, infatti, ha terminato il proprio iter burocratico il progetto per la realizzazione di una difesa a mare, una sorta di scogliera frangiflutti pensata per difendere quel fragile tratto di costa: “I lavori, che costeranno circa un milione di euro – ha concluso il vicesindaco – inizieranno nei prossimi mesi”.