Genova. “Ci aspettiamo investimenti da parte di Acciaierie d’Italia sullo stabilimento di Genova. Per quanto riguarda il ciclo della latta, al momento, sono prodotte 120mila tonnellate: con investimenti di 200 milioni di euro, si potrebbe incrementare la produzione arrivando ad oltre 300mila tonnellate con un raddoppio delle persone occupate, che attualmente sono oltre 200. Gli investimenti devono riguardare anche le zincature e i moli in maniera importante, ma devono riguardare anche gli altri impianti, partendo dalle manutenzioni che sono ai minimi storici”.
Lo spiega in una nota Christian Venzano, segretario generale della Fim Cisl Liguria, dopo il tavolo di ieri convocato dal ministero del Made in Italy.
“Le aree della siderurgia sono della siderurgia e devono servire per ampliare le linee di banda stagnata e dello zincato – prosegue Venzano -. Bisogna aumentare la produzione e riteniamo insufficiente l’aumento produttivo dichiarato al tavolo che prevede 4 milioni di tonnellate nel 2023 e 5 milioni del 2024. Si deve fare di più in questo senso, come negli investimenti per garantire il lavoro e non la cassa integrazione e rilanciare la siderurgia nel nostro paese che è un asset strategico”.
Sul tema delle aree, però, è intervenuto ancora il presidente della Regione Giovanni Toti chiedendo di mantenere aperta la possibilità di una discussione: “Se Ilva avrà bisogno di tutti quegli spazi perché la sua produzione diventerà tale da poter garantire una ripresa dell’occupazione e una crescita dell’acciaio noi saremo i primi a gioirne. Se la produzione, come ho sentito ieri, sarà di 4-5 milioni di tonnellate (si stava parlando di 6 milioni nel piano firmato solo un anno fa) e ci sarà la possibilità di dare ulteriore spazio, non vogliamo farci aiuole fiorite ma capannoni per mettere a lavorare genovesi e liguri. Penso sia interesse dei sindacati, della stessa azienda e di tutti avere la disponibilità a discuterne”.
“A noi – ha detto Toti – interessa parlarne, mettere sul tavolo il fatto che questa città e questa regione stanno dando a Ilva, con l’accordo di programma, un milione di metri quadrati del più importante scalo merci e crocieristico del nostro Paese, quindi aree importanti per l’Italia. “Se si fa un accordo di programma nuovo per Ilva che riguarda principalmente Taranto – ha ribadito il governatore ligure – crediamo sia il momento di discutere anche di questo accordo di programma. Poi vedremo quali sono le condizioni, ma non credo che qualcuno possa mettere un tabù anche solo alla discussione perché sarebbe insensato”.