Genova. La procura di Alessandria indaga sulla morte di una paziente dell’ospedale San Giacomo di Novi Ligure. La donna, 76 anni, genovese, che si era presentata per una forte tosse e malessere è stata dimessa con l’indicazione di effettuare aerosol e vedere uno specialista. E’ morta dopo poche ore, a casa, tra le braccia del marito.
I pm alessandrini hanno disposto l’autopsia sul corpo di Rosaria Speranza, residente a Borgoratti, ma con la famiglia nella casa di campagna a Borghetto Borbera per le vacanze di Natale. I fatti sono avvenuti il 26 dicembre ma la procura si è mossa solo in seguito concentrandosi, tra le altre cose, su una dottoressa di 37 anni.
Secondo quanto emerso, infatti, a visitare Rosaria Speranza sarebbe stata una medico specializzato in chirurgia plastica estetica ma al pronto soccorso di Novi con un contratto “a gettone”, legata a una cooperativa che collabora con l’ospedale in caso di necessità di copertura dei turni (come avviene appunto durante le festività).
Cosa sia accaduto non è però chiaro. La paziente morta non sarebbe stata “liquidata” in pochi minuti ma è stata visitata e sottoposta a elettrocardiogramma. Era affetta da broncopneumopatia cronica ostruttiva ed era stata trattata come un “codice arancione”.
Al momento delle dimissioni la 75enne non avrebbe dato segnali preoccupanti ma secondo quanto raccontato dai familiari i parametri non erano buoni, con una bassa saturazione. Oltre alle indagini della procura anche la Asl di Alessandria ha fatto scattare un’inchiesta interna per verificare eventuali responsabilità.
Intanto si sta occupando della vicenda, sul fronte politico, Federico Fornaro, deputato di Articolo 1, che ha chiesto al ministero della Sanità l’invio degli ispettori sulla gestione del pronto soccorso nell’Asl Al.