Genova. Riconoscere il congedo mestruale nei Regolamenti d’istituto delle scuole secondarie di secondo grado e avviare un iter legislativo per prevedere lo stesso congedo anche per le lavoratici. È quanto richiede la consigliera regionale della Lista Sansa, Selena Candia, che sul tema ha depositato una mozione.
“Dopo aver letto gli articoli di Chiara Tenca sulla stampa locale per la battaglia delle ragazze dell’istituto Cardarelli della Spezia, ho pensato che come rappresentante della politica avevo il dover di portare questa istanza ad un livello istituzionale – spiega Candia -. Le ragazze spezzine, con cui ho avuto anche modo di confrontarmi, hanno richiesto alla loro dirigente di inserire nel regolamento scolastico dell’istituto il cosiddetto ‘congedo mestruale’, dopo che questo diritto è stato ottenuto per la prima volta in Italia dalle studentesse dell’istituto Nervi-Severini di Ravenna”.
Diversi paesi europei ed extraeuropei hanno già adottato delle discipline volte all’introduzione della possibilità di usufruire del congedo mestruale. In Spagna recentemente è stata riconosciuta alle donne lavoratici una forma di invalidità temporanea – per mestruazioni secondarie invalidanti e riconosciute da certificato medico – che permette l’astensione dal lavoro per alcune ore o giorni, a seconda dei casi. In Giappone il congedo mestruale è riconosciuto dal 1947.
“Finalmente nel dibattito politico sono entrati temi come il congedo mestruale, la vulvodinia, l’endometriosi o la più ‘famosa’ battaglia per l’Iva sugli assorbenti – sottolinea Selena Candia -. Possono sembrare piccole cose, ma non lo sono per le moltissime donne che oggi non hanno alcun diritto rispetto alla loro condizione” . “In Italia – conclude Candia – dal 60 al 90% delle donne soffre di dismenorrea, causando tassi di assenteismo a scuola che vanno dal 13 al 51% e sul lavoro dal 5 al 15%. Come politica non possiamo far finta di niente, abbiamo il dovere di intervenire per tutelare queste donne”.