La lettera

Commemorazione Guido Rossa, l’omaggio di Liliana Segre: “Dopo quella barbarie Genova reagì e il movimento operaio confermò la sua scelta per la democrazia”

“In passato c’erano state forme di connivenza e finanche di consenso verso il ‘partito armato’, ma da dopo l’omicidio di Guido Rossa quella zona grigia andò prosciugandosi"

Generico gennaio 2023

Genova. “Ricordare il barbaro omicidio di Guido Rossa 44 anni dopo quel 24 gennaio 1979 è un dovere per noi tutti, per le lavoratrici e i lavoratori di Genova certo, ma direi per il Paese intero. Con l’omicidio infatti di un operaio, di un uomo del sindacato e del Partito comunista il terrorismo delle Brigate Rosse compiva un tragico salto di qualità. Non si colpivano più solo gli avversari sociali, ma la stessa classe operaia colpevole di preteso moderatismo sociale e politico”. Lo scrive la senatrice a vita Liliana Segre nel giorno della commemorazione di Guido Rossa, ucciso dalle brigate rosse il 24 gennaio 1979.

Segre, invitata alla commemorazione di Genova ma impossibilita a venire per precedenti impegni, ha consegnato alla Fiom un ricordo toccante che è stato letto questa mattina da Ilenia Garofalo, studentessa del liceo Pertini, nell’ambito della commemorazione all’interno dello stabilimento ex Ilva di Cornigliano organizzato come ogni anno dalla Camera del Lavoro di Genova, dalla Fiom e dalla Sms Guido Rossa.

Generico gennaio 2023

“E però anche il movimento operaio e democratico fu in quell’occasione capace di un salto di qualità. Genova reagì. Reagirono lavoratrici e lavoratori, ma la società tutta, il sindacato, i partiti, il tessuto civile nel suo complesso – dice Segre – La manifestazione a Genova il giorno dei funerali di Guido Rossa fu imponente. La barbarie del terrorismo rosso ebbe la risposta, quantitativa e qualitativa, che meritava. E da quel colpo le BR non si sarebbero più davvero riprese”.

“Certo la scia di sangue sarebbe stata ancora lunga – ricorda – ancora per anni ci furono omicidi e attentati, ma ormai il messaggio era chiaro: gli assassini erano isolati. Isolati innanzitutto dal movimento operaio e sindacale e poi dall’insieme della società italiana. In passato c’erano state forme di connivenza e finanche di consenso verso il “partito armato”, ma da dopo l’omicidio di Guido Rossa quella zona grigia andò prosciugandosi.
Il movimento operaio aveva confermato la sua scelta di sempre: a fianco della democrazia, dei lavoratori, dei loro diritti, delle loro speranze ed aspirazioni”.

“Nell’anniversario del suo sacrificio rendo quindi omaggio alla memoria di Guido Rossa. Il suo esempio, il suo coraggio nel denunciare le forme di convivenza che favorivano il terrorismo, rimane ancora oggi una prova di impegno civile e di sensibilità democratica piu che mai attuale – conclude – Saluto quindi con vero piacere tutte e tutti i partecipanti alla commemorazione. Il fatto che essa avvenga a ridosso del giorno della memoria non fa che rafforzare un bene prezioso, qualcosa che va coltivato e diffuso perché la nostra società possa essere ogni giorno più libera dalla violenza e dal bisogno”

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