Rivolta

Barriere acustiche sulla linea ferroviaria, Chiavari insorge: raccolta firme e azione legale del Comune

Il progetto ha scatenato una valanga di polemiche in tutta la città

Chiavari. “Un’opera impattante, calata dall’alto che non rispetta le peculiarità del nostro territorio. Stiamo valutando con gli uffici le relazioni e stiamo incaricando un legale per procedere contro il progetto – sono le parole del sindaco Federico Messuti in merito al piano di installazione delle barriere fonoassorbenti, previsto da Rfi, lungo il tratto cittadino della linea ferroviaria Genova Pisa – Stanno nascendo comitati contrari e molti frontisti si sono già rivolti ad amministratori di condominio ed a legali. Mai come in questo caso occorre dire che l’unione fa la forza”.

Nel frattempo è nato il Comitato “No alle Barriere Fonoassorbenti Ferroviarie”. “Il Comitato vuole ospitare e coordinare cittadini che hanno a cuore Chiavari e il suo benessere – scrive il promotore Davide Grillo – Un’opera della portata come quella prevista da Italferr avrebbe un impatto permanente e devastante sul territorio, a partire da quello ambientale e paesaggistico per arrivare a quello turistico e del valore immobiliare. Alcune zone di Chiavari verrebbero completamente chiuse e ostruite dalle barriere, che avranno un’altezza variabile tra 4 m e più di 7 m, dalla quota dei binari. Per far sentire la voce dei chiavaresi è stata organizzata una raccolta firme per sabato 7 gennaio dalle ore 10:00 alle ore 18:00 in Carruggio dritto. In quella occasione verranno resi disponibili i fotoinserimenti che dimostreranno l’impatto dell’opera, e i documenti relativi all’intervento. Come da articolo apparso sulla stampa locale in data 16 dicembre, sono già stati indicati i terreni che potrebbero essere oggetto di esproprio.Il Comitato è aperto a chiunque voglia e possa fornire il proprio contributo, e vuole affiancare l’amministrazione comunale. In questo momento c’è bisogno di unità e di collaborazione”.

“Continueremo a ribadire la nostra contrarietà in ogni sede e intraprenderemo ogni strada possibile per difendere Chiavari da un progetto ad alto impatto ambientale e paesaggistico, di dimensioni sproporzionate e avulso dal contesto architettonico che comporterebbe anche il deprezzamento del valore degli immobili più vicini – conclude Messuti – Ci siamo rivolti alla Soprintendenza e a Regione Liguria, chiederemo anche al viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Edoardo Rixi, di intervenire per bloccare l’iter e cercare soluzioni alternative per attuare il piano di risanamento acustico previsto dalla legge”.
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