Genova. Sei anni di carcere: questa la pena inflitta in primo grado dal tribunale di Siena al calciatore del Genoa Manolo Portanova, accusato di violenza sessuale di gruppo. Il giudice Ilaria Cornetti ha accolto la richiesta del pubblico ministero Nicola Marini.
Stessa condanna anche per l’altro imputato, lo zio Alessio Langella che, come Portanova, ha scelto il rito abbreviato. Un terzo indagato ha scelto invece di proseguire l’udienza preliminare mentre un quarto indagato era minorenne all’epoca dei fatti contestati, per questo dell’inchiesta si è occupata la procura competente.
Il calciatore era imputato per violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa romana di 21 anni. L’episodio si sarebbe verificato in un appartamento del centro storico di Siena, nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2021.
Secondo le ricostruzioni, Portanova e la ragazza si sarebbero inizialmente appartati da soli. Quando nella stanza erano arrivate, poi, altre persone, la giovane avrebbe opposto rifiuto al proseguimento del rapporto sessuale, subendo però la violenza. Una scena che sarebbe stata anche ripresa con alcuni smartphone.
Secondo la difesa, sostenuta dall’avvocato Gabriele Bordoni, il rapporto era invece consenziente. Il calciatore, pur non ammutendo la violenza, aveva offerto alla ragazza un risarcimento di 25 mila euro, che però la giovane aveva rifiutato.
L’associazione “Donna chiama donna”, parte civile nel processo e che ha raccolto la denuncia della ragazza, aveva chiesto un risarcimento di duecentomila euro.