Genova. Gianfranco Porcile, presidente di Europa Verde Genova, analizza i risultati della classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Riportiamo la lettera ricevuta.
Anche quest’anno la Liguria non brilla nella nuova classifica che ogni anno il Sole24ore redige sulla Qualità della vita nelle province italiane. Genova è al 27° posto (anche se perde una posizione rispetto allo scorso anno), La Spezia occupa la 48a posizione, Savona la 53a e Imperia ultima la 72a. Ricordiamo che lo studio viene eseguito su 107 città italiane. Per brevità focalizzeremo le nostre riflessioni sul capoluogo genovese.
La nostra città si comporta bene nel gruppo di indicatori “Cultura e Tempo libero” (nona). Nel raggruppamento “Ricchezza/consumi” si piazza bene per quanto riguarda “il reddito medio da pensione da vecchiaia”. Nel gruppo “Demografia, società e salute” si posiziona bene in due indicatori relativi al fattore studio (persone con almeno il diploma e anni di studio negli over 25 anni) ma male per quanto riguarda l’indice di dipendenza (a causa dell’alto numero di abitanti anziani). Anche la qualità della vita delle donne è bassa: Genova è 53° in classifica. Per il gruppo “Giustizia e sicurezza” siamo al 77° posto, con valutazioni particolarmente negative per reati di contrabbando e consumo di stupefacenti.
Ma quello che ci sembra più interessante è il gruppo “Ambiente e servizi”: qui la rilevazione è stata condotta in collaborazione con Legambiente. Genova si piazza al 52° posto, perdendo ben 13 posizioni rispetto alla rilevazione precedente. Figura tra le ultime cinque province per le politiche per i giovani (concerti, sport all’aperto, nozze, primo figlio). Si piazza bene per il numero di auto circolanti ogni 100 abitanti, ma sappiamo che la nostra città è forse primatista mondiale per le due ruote (a motore) circolanti. E Genova è sempre fanalino di coda per le vittime della strada (104a) e ricordiamo che la maggior parte di queste vittime sono gli utenti deboli della strada: in particolare pedoni e ciclisti, senza dimenticare i cittadini a bordo di moto e scooter. Per quanto riguarda le piste ciclabili la situazione permane sempre negativa: 87° posto nonostante un timido interessamento dell’amministrazione comunale. E puntualizziamo che sono importanti i km di lunghezza,ma ancor più che queste piste siano sicure e non siano soltanto dei segni verniciati sull’asfalto. A nostro avviso la nostra città dovrebbe al più presto istituire numerose Zone 30 dove la differenza tra la velocità di tutti gli utenti della strada sia ridotta al minimo. Senza dimenticare la necessità di nuove isole pedonali (realmente chiuse al traffico). Parlare di traffico autoveicolare ci porta a parlare di inquinamento atmosferico. Le cose sembrano andare abbastanza bene per il particolato PM10 ma sappiamo che quelle che hanno importanza per la salute umana sono le polveri sottili e ultrasottili (PM 2,5). Per quanto attiene all’Ozono siamo messi così così, mentre il risultato degli Ossidi di Azoto (Nox) è sempre catastrofico: 87° posto in Italia. Genova è sotto procedura di infrazione da parte dell’Europa fin dal 2010 ma la situazione non tende a migliorare; e ricordiamo che gli ossidi azoto sono immunodeprimenti, tossici e cancerogeni. Oltre al traffico autoveicolare, una fonte molto importante è l’attività collegata al porto (ormeggio delle navi, manovre di attracco, ecc.). La qualità dell’aria può essere migliorata dalla presenza del verde urbano e in questo indicatore Genova si piazza al 37° posto: questa posizione è comunque ottenuta conteggiando anche il verde dei parchi esterni alla cinta muraria, ad esempio il Parco delle Mura al Righi. Un altro dato negativo che non tende a migliorare è quello della raccolta differenziata dei Rifiuti: siamo in 95° posizione, la Cenerentola delle province del Nord.
In sintesi da questa ricerca deriva una situazione di luci e ombre: gli spazi di miglioramento sono tanti ed importanti. L’amministrazione comunale deve farsi carico di queste gravi manchevolezze che interessano la salute e la qualità della vita dei genovesi: l’opposizione dei consiglieri comunali della Lista Rossoverde sarà intransigente ma collaborativa. Sarà comunque indispensabile coinvolgere i cittadini in una collaborazione concreta e fattiva nei loro comportamenti quotidiani. Come ci ricordava Gaber: “la libertà è partecipazione”.