Genova. La situazione di pressione che in questi giorni – complice il mix tra influenza e festività – sta interessando i pronti soccorsi genovesi è raccontata anche dal sindacato Fials del personale sanitario. “Venerdì 9 dicembre i lavoratori del Villa Scassi – si legge in una nota – hanno contato tra le 12 e le 18 tra sale, OBI e in attesa, 109 pazienti. In Obi, in mattinata, l’organico infermieristico contava solo 3 unità per 65 pazienti. Sono state fornite alcune barelle senza sponde protettive, rifiutate dai lavoratori, per altro in rapidissimo esaurimento”.
Il sindacato interpella la Regione e la Asl: “Ci domandiamo come pensa la Regione e la Direzione aziendale di affrontare queste emergenze che purtroppo sono ormai molto frequenti e addirittura quotidiane? Nei fatti si pretende che i lavoratori possano assicurare una assistenza consona ai necessari livelli dovuti all’utenza in queste condizioni? Fermo restando che, come è noto a tutti, gli spazi e la tipologia della struttura sono assolutamente inadeguati e insufficienti anche in relazione al bacino di utenza a cui è rivolto il pronto soccorso di Villa Scassi, pare che al momento nessuno trovi una valida soluzione al problema”.
“E’ necessario intervenire con urgenza – prosegue la Fials – a partire da una dotazione di organico rafforzata e consona a un pronto soccorso che raccoglie l’utenza di quasi tutto il ponente cittadino, Se l’ organico infermieristico, gli di operatori sanitari e i tecnici, e persino quello dei medici, Tè appena sufficiente nei periodi di calma, in giornate di emergenza emergono tutte le criticità e insieme, ci permettiamo, gravi responsabilità di chi, in Regione e nelle aziende, a partire da ASL3, gestisce i servizi”.
Sono state sbloccate, anche se parzialmente, le assunzioni da concorso pubblico per infermieri e Oss “ma il ritardo nelle assunzioni evidenzia – continua il sindacato – purtroppo sul campo nelle corsie e nei servizi, quello che avevamo preannunciato già dallo scorso settembre, le cassazioni al 31.12.2022 e i vuoti di organico si fanno sentire oggi mentre i nuovi ingressi sono di fatto rimandati a a gennaio inoltrato. Per l’afflusso delle feste, per l’emergenza influenzale e i crescenti casi “covid” “si arrangi chi può…”.
“Rinnoviamo la pressante richiesta alla direzione ad accelerarne rapidamente le procedure di assunzione, di emettere subito i bandi per le professioni in carenza di organico e in scadenza contrattuale (ostetriche, educatori, fisioterapisti, assistenti sociali, tecnici della prevenzione, TSLB e TSRM), ricordando che il 31 dicembre saranno in scadenza centinaia di operatori”, conclude la nota.