Brutto gesto

Petardi contro l’albero di Natale allestito dai volontari, luci e decorazioni distrutte

E' successo a Casa Gavoglio, al Lagaccio. L'associazione: "Andiamo avanti ma in questi due anni tanti soldi buttati e fatica sprecata"

Casa di quartiere Lagaccio nella caserma Gavoglio

Genova. Altro che spirito del Natale, per i volontari di Casa Gavoglio una brutta sorpresa proprio nei giorni delle festività. L’associazione che cura la casa di quartiere nel quartiere del Lagaccio, negli spazi già recuperati della ex caserma, ha denunciato come l’albero di Natale con luci e addobbi sia stato danneggiato da alcuni ragazzi, o per meglio dire vandali, che hanno lanciato petardi e distrutto le luminarie.

“Anche quest’anno – attaccano i volontari sui social – abbiamo fatto l’albero di Natale, donato dal .unicipio I Centro Est. L’abbiamo decorato con cura, recuperando addobbi per non creare nuovi rifiuti. Li abbiamo fissati con fil di ferro per non farli portare via dal vento. Abbiamo messo trenta metri di luci a led con i pannelli solari, per non consumare energia elettrica. Ieri sera ci hanno segnalato un gruppo di ragazzini che tiravano petardi nel giardino. Qual è il problema? Stamattina abbiamo trovato molte decorazioni staccate, in frantumi in giro per il piazzale e svariati metri di luci a led strappate con forza, lanciate per terra, completamente inservibili e senza possibilità di essere riparate. Quest’anno – aggiungono – sarà l’ultima volta che spenderemo energie, tempo e denaro per fare l’albero di Natale. Ringraziamo gli autori di questo gentile gesto”.

Dopo qualche ora di grande amarezza e voglia di issare bandiera bianca, supportati da molte espressioni di solidarietà, dall’associazione hanno chiarito quale sia la situazione. “Ringraziamo tutte e tutti per la solidarietà. Vorremmo però contestualizzare meglio: i ragazzi sono, appunto, ragazzi. Sono annoiati, ribelli, sfidanti. È il loro ‘lavoro’ di adolescenti. Non sono vandali, non sono distruttori (anche se spesso rompono cose e fanno danni). La sfida di ‘educare al bello’ e a cosa sia il ‘bene comune’ è lunga e difficile. Serve pazienza e questa, a volte, quando siamo particolarmente affaticati, viene a scarseggiare”.

“In questi due anni abbiamo collezionato una lista molto lunga di arredi rotti, soldi buttati e fatica sprecata. Però la nostra missione educativa andrà avanti, anche in funzione del fatto che tra pochi giorni aprirà il parco e che, quindi, dovremo tutelarlo tutte e tutti contro l’incuria e i danneggiamenti. A questo stiamo lavorando da più di un anno con il progetto Il Parco Dentro”, proseguono.

“Le nostre preoccupazioni, al momento, sono altre (legate a questo episodio): l’illuminazione della piazza e il fatto che alla sera, col buio, sia deserta. L’esplosione dei petardi che, in presenza di alberi, potrebbe innescare un incendio. Tutte cose su cui ci stiamo interrogando e per le quali ci stiamo muovendo. Per quanto riguarda le decorazioni l’anno scorso è stato danneggiato il presepe della parrocchia. Quest’anno il presepe esterno non c’è più. La voglia di seguire l’esempio del parroco è tanta, vedremo quando ci sarà passata l’amarezza e se, l’anno prossimo, saremo nuovamente pervasi dallo spirito del Natale. C’è riuscito Ebenezer Scrooge, dovremmo farcela anche noi”, concludono dalla Casa nel parco.

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