Genova. ‘Basta servitù a Ponente’. Questo lo slogan con cui i comitati Pegli Bene Comune, Amici di Pegli Lido, Fondazione Primavera e Palmaro hanno lanciato una raccolta firme su change per dire no alla fabbrica dei cassoni della nuova diga foranea a Pra’.
“Un regalo di Natale indigesto per Pra’ e per tutto il Ponente – si legge nella nota – Comune di Genova e Autorità Portuale hanno già cominciato a predisporre, al Porto di Pra’, l’area dove presto dovrebbe sorgere la fabbrica dei cassoni della nuova Diga portuale di Genova. 104 cassoni di cemento, ognuno dei quali largo 50 metri e alto 40, più di un palazzo di 10 piani. Il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente di Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini dicono che l’unico problema per il Ponente sarebbe l’oscuramento del panorama”.
Secondo i comitati non è così: “Conosciamo la quantità di polveri sottili generate dalla produzione dei cassoni, oltre a quelle emesse quotidianamente dalle attività portuali che già respiriamo? E che rendono il quartiere di Pra’ uno dei quartieri genovesi con il più alto tasso di incidenza di tumori nella popolazione? È stato realizzato uno studio sull’impatto acustico che la fabbricazione dei cassoni produrrà per i prossimi anni? E soprattutto: siamo sicuri che le aree individuate per realizzare i cassoni, una volta terminato il cantiere, saranno dismesse e restituite alla cittadinanza”.
I comitati si dicono stufi di “nuovi ampliamenti, prolungamenti, insediamenti portuali. Il nostro territorio va tutelato, valorizzato e fornito di nuovi servizi, non di nuove servitù. Come cittadini del Ponente pretendiamo di essere ascoltati”.