Critici

Nominato il garante delle vittime, Unavi: “Speriamo abbia esperienza e se ne occupi concretamente”

"Scioccati dalla decisione della scelta su Campanile, ottimo penalista ma competenze sono altre"

consiglio regionale silenzio ischia

Genova. “E Garante fu. Dopo anni dalla richiesta di nomina di Unione Nazionale Vittime, oggi la notizia dell’elezione dell’avv. Campanile a ricoprire il ruolo per quanto concerne le vittime di reato violento. E sebbene la decisione in sé possa essere un successo atteso da molto, resta l’amaro per chi tale ruolo ricoprirà”, così dall’associazione Unavi.

“Quando l’associazione incontrò Sonia Viale, all’epoca assessore regionale, per proporre il testo già presentato in altre regioni, questo fu accolto in toto come la volontà di partecipare all’audizione per offrire il punto di vista di conoscitori del tema e soprattutto per far parlare alcuni professionisti che si occupano delle vittime dirette ed indirette ogni giorno: l’avvocato penalista Massimo Proietti, il sociologo Fabrizio Fratus e lo psicologo Velio Degola”, proseguono dall’associazione.

“L’idea alla base del nostro intervento, oltre a toccare diversi punti, sosteneva la necessità chi sarebbe divenuto Garante delle Vittime avesse esperienza nel campo, conoscesse le problematiche che le vittime dirette ed indirette devono affrontare – afferma Valentina Jannacone, membro del direttivo Unavi e coordinatore regionale dell’associazione – E’ importante saper indirizzare le persone che abbiano subito certi traumi nella giusta direzione sostenendoli con terapie di professionisti specializzati e consulenza legale appropriata e specifica”.

L’iter venne interrotto proprio il giorno in cui si sarebbe dovuta tenere la commissione, cadendo nel limbo per qualche anno, quando Stefano Balleari accolse la nuova richiesta di Unavi, pur apportando modifiche al testo “In questa versione, veniva specificato il Garante dovesse essere ligure, cosa peraltro anticostituzionale” ricorda la Jannacone.

E si arriva ad oggi, quando viene accolto il nome del rappresentante della Lega, avv. Campanile. “Siamo rimasti veramente scioccati dalla decisione, che consideriamo inappropriata e penalizzante. L’avvocato Campanile è senz’altro un ottimo penalista, ma la sua esperienza, il suo curriculum parla di tutt’altre competenza. Sia chiaro, noi non si voleva imporre un nome, quello fa parte dei giochi politici, come è apparso oggi chiaramente. Noi volevamo che la persona preposta fosse competente in materia”.

Unione Nazionale Vittime, mai più coinvolta in questa “partita” nonostante gli ulteriori tentativi di contatto con gli assessorati di competenza spera l’avv. Campanile si renda disponibile al dialogo ed al confronto con associazioni e centri che conoscono la materia in modo dettagliato e approfondito: “Non avendo avuto modo di dire la nostra, possiamo solo sperare nell’apertura del nuovo Garante che non significa conoscere le sole realtà dei centri anti violenza, ma associazioni come la nostra che seguono tutte le vittime di reati violenti, che hanno ben chiaro i loro bisogni e che ogni giorno dialogano con le istituzioni per portare proposte e richieste mirate. Siamo stati auditi più volte in Parlamento e Senato, molte delle leggi oggi note, hanno avuto il nostro contributo: pensiamo alla legittima difesa, al codice rosso (decisamente migliorabile), all’innalzamento della quota per gli orfani di femminicidio… questi solo alcuni dei nostri contributi, l’ultimo un vero e proprio successo con un innalzamento a 60mila euro di una quota che arrivava a 5. Nostra anche la proposta di rendere “mutuabile” la cura psicologica alle vittime. Sono realtà come la nostra che sanno realmente come gestire e affrontare situazioni a livello burocratico – accompagnando le vittime nei complessi meandri degli iter – psicologico, con professionisti specializzati, non generici – e legale – con avvocati avvezzi a schierarsi al fianco di chi non ha sempre la possibilità di garantirsi un professionista adatto.

“Niente contro l’avvocato Campanile a cui auguriamo buon lavoro. Speriamo solo almeno lui ascolti chi possa dare una mano concreta al suo lavoro” conclude la Jannacone.

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