Genova. La metropolitana gratuita entro il 2023 mentre tutta la rete dei bus cittadini potrebbe diventalo nel giro di qualche anno, ‘sostenuta’ dal pagamento di una tassa per chi entra in centro con una vettura considerata inquinante. Questa in sintesi la ‘visione’ del sindaco Bucci sulla mobilità genovese del futuro: un futuro che dovrebbe iniziare nel giro di pochi mesi.
A svelare i piani dell’amministrazione civica lo stesso sindaco a margine di un convegno sulla mobilità sostenibile organizzato dal Gruppo Ge, che tra gli ospiti aveva anche l’ex ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, e oggi advisor del governo di Giorgia Meloni.
Il progetto è chiaro: una volta potenziata la rete di trasporto pubblico con la realizzazione dei quattro assi di forza su cui la giunta è al lavoro da diverso tempo, si potrà procedere con la gratuità del servizio: “Nel giro di due o tre anni tutto il trasporto pubblico di Genova sarà gratuito – ha sottolineato Bucci – l’idea è quella però di estendere a breve la gratuità della metropolitana in tutte le fasce orarie. Penso che riusciremo a farlo entro il prossimo 2023“.
Ma come potrebbe sostenersi un sistema così complesso senza la bigliettazione? “Stiamo pensando di introdurre un sistema per monitorare gli accessi al centro cittadino e quindi far pagare una congestion charge a chi ha mezzi inquinanti – spiega il primo cittadino – chi ha un’auto elettrica o ibrida potrà entrare gratuitamente, chi inquina paga e con quel gettito finanzieremo il trasporto pubblico. Pagare per entrare nel centro delle città con un’auto inquinante è la strada scelta da tutte le grandi città d’Europa, e lo faremo anche a Genova”. Resta però ancora da definire modalità e perimetro della zona CO2 free, e anche il ‘peso’ di questa ‘tassa di ingresso’: in ogni caso, se la cosa andrà in porto, sicuramente la vita dei genovesi cambierà drasticamente.