Genova. Una manovra “fallimentare”, “senza coraggio”, “completamente fuori fase”, “incapace di guardare al futuro”. Così l’opposizione in Consiglio regionale boccia i provvedimenti di bilancio portati in aula in queste ore dalla giunta Toti per l’approvazione definitiva prevista nella giornata di domani (mercoledì). “Critiche di maniera e fuori dalla realtà“, ha risposto il governatore a margine. Dopo la presentazione del governatore ieri pomeriggio, la seduta odierna è stata dedicata alle relazioni di maggioranza e di opposizione e alla discussione generale.
Tra gli emendamenti che saranno discussi nell’ultima giornata anche due bonus proposti dal M5s per aiutare le famiglie sui fronti del caro energia e della natalità, una contro-manovra da 19 milioni elaborata dal Pd e un pacchetto di misure su entroterra, sanità e giovani messo a punto dalla Lista Sansa. In mattinata è arrivata anche la firma sul protocollo d’intesa tra Regione e sindacati per ridurre l’addizionale regionale Irpef sui redditi meno bassi, misura annunciata già ieri da Toti.
“La manovra economica di Regione Liguria risulta completamente fuori fase – commenta il capogruppo del Pd Luca Garibaldi – nel senso che le preoccupazioni su inflazione, energia, servizi essenziali da garantire non si ripercuotono in azioni anticicliche per contrastare i fenomeni di peggioramento delle condizioni di vita di persone e imprese. L’impostazione proclamata è quella di una manovra di mera continuità rispetto agli impegni degli scorsi anni. Una scelta miope, che però va in continuità rispetto al passato, in cui le misure proposte, anche a confronto con le altre regioni, sono di impatto minimo, limitate a correttivi o a misure spot che vengono presentate o ripresentate quando il momento lo richiede”.
Per Fabio Tosi, capogruppo del Movimento 5 Stelle, quelle della giunta Toti sono “ricette fallimentari. È una manovra senza coraggio, priva di interventi capaci di superare le criticità e di soddisfare le reali esigenze dei cittadini, soprattutto visto il particolare e delicato periodo storico e sociale che stiamo attraversando. Una legge di bilancio che non inserisce alcuna novità rispetto alle precedenti, anzi è perfino peggiorativa”.
Un bilancio “affetto da immobilismo” secondo Roberto Centi, intervenuto per la Lista Sansa, poiché “non presenta slanci innovativi e progettuali su temi fondamentali, in primis quello della sanità, ma anche della scuola e dell’ambiente, non fa chiarezza in maniera significativa sulla funzione, sul peso, sui compiti, sulle ripartizioni interne e sui rapporti reciproci delle società partecipate direttamente e/o indirettamente di Regione Liguria”.
“Ancora una volta, emergono tutte le criticità nella gestione della nostra regione – critica infine il consigliere Gianni Pastorino di Linea Condivisa -. Si accolgono gruppi che di fatto privatizzano il servizio sanitario ligure. Servono maggiori investimenti sul lavoro. Troppo basse le riduzioni fiscali. Insomma, si lasciano indietro le persone che diventano un semplice numero all’interno di un pallottoliere”.
“Le critiche delle opposizioni sono critiche di maniera, prive di ogni contatto con la realtà – ha replicato il presidente Giovanni Toti -. La Liguria cresce più della media del Paese, sia dal punto di vista economico che da quello dell’occupazione, è una regione che ha un suo modello di sviluppo, che può non piacere alle opposizioni ma che ha dato straordinari risultati.
“Oggi portiamo in aula una manovra che aiuta le fasce più deboli della popolazione con riduzioni fiscali, semplifica la vita alle imprese con riduzioni d’imposta e semplificazioni di tipo burocratico, e con un forte impegno dal punto di vista ambientale con importanti investimenti sul ciclo dei rifiuti e la difesa del suolo ma anche, ad esempio, sui veicoli meno inquinanti e la qualità dell’aria – prosegue Toti – Credo francamente che la visione delle opposizioni sia strumentale: mi sembra addirittura surreale sentir dire che non si faccia nulla per la sanità, alla vigilia del più grande piano di investimenti mai previsto in questa regione negli ultimi 30 anni. I problemi certamente esistono, e sono problemi nazionali: basti ricordare che la Liguria è tra le prime 10 regioni a livello nazionale per quanto riguarda il rispetto dei Lea. Se esiste un tema di personale sanitario e della sua scarsezza si tratta di una questione di livello nazionale e non solo ligure”.