Genova. La Liguria conferma anche per il 2023 la detrazione dall’addizionale Irpef sui redditi più bassi, ma a differenza degli anni precedenti l’agevolazione riguarderà anche le famiglie senza figli. Lo ha annunciato il presidente Giovanni Toti presentando in Consiglio regionale la manovra di bilancio 2023-2025. Le misure sono state definite il 20 dicembre con un protocollo d’intesa firmato da Regione Liguria e sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil).
“La nostra manovra di politica fiscale – ha spiegato Toti – si basa su tre filoni principali: agevolazioni sull’Irap per le nuove imprese, esenzione dalla tassa automobilistica per i veicoli a minor impatto ambientale, riduzione della pressione fiscale per le famiglie. Un mix di azioni con cui aiutare concretamente il nostro tessuto produttivo e sociale, aiutando i giovani liguri a costruire il loro futuro dal punto di vista lavorativo e familiare”.
Fino a quest’anno la detrazione spettava ai soggetti con reddito fino a 28mila euro con almeno due figli a carico (40 euro ciascuno), o anche un solo figlio a carico se disabile (45 euro). Questa misura verrà confermata per il 2023. “La dotazione rimarrà di 5 milioni di euro, ma in parte si allarga la platea dei beneficiari”, ha anticipato il governatore.
Nello specifico si tratterà una riduzione della maggiorazione sull’addizionale Irpef che riguarderà tutti i lavoratori entro il secondo scaglione Irpef (reddito fino a 28mila euro) per i quali l’aliquota passerà dall’1,81% all’1,79%. I redditi fino a 15mila euro erano già stati esclusi dalla maggiorazione dell’aliquota base, che resta all’1,23%. Le risorse saranno reperite comunque all’interno dello stanziamento complessivo di 5 milioni grazie alla riduzione della platea delle famiglie liguri con due figli, circostanza che dovrebbe liberare fondi per circa un milione e mezzo.
Toti, a valle della firma dell’intesa coi sindacati, parla di “un percorso che conferma la volontà di Regione Liguria e delle organizzazioni sindacali di intervenire, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e nel rispetto della garanzia dei servizi essenziali, per ridurre la pressione fiscale sui contribuenti liguri a minor reddito”.

“Il confronto di oggi è stato proficuo – spiega l’assessore ai Rapporti con le organizzazioni sindacali Augusto Sartori – ed è l’ennesima dimostrazione di come il dialogo con le organizzazioni sindacali possa portare risultati per tutti i cittadini e i lavoratori”. Regione Liguria e le organizzazioni sindacali confermano l’impegno e la volontà a continuare il confronto per implementare già nella prossima sessione di bilancio, compatibilmente con il quadro di sostenibilità della finanza pubblica, il percorso avviato con il presente protocollo.
“A nostro giudizio è ancora troppo poco, un intervento come questo è positivo ma servono più risorse. Speriamo che nell’arco delle prossime manovre la dotazione finanziaria venga aumentata”, commenta Maurizio Calà, segretario generale della Cgil Liguria. “Abbiamo confermato gli sgravi fiscali per le famiglie a più basso reddito ma da oggi in poi il compito di tutti sarà quello di fare di più per tutelare il potere d’acquisto di salari e pensioni”, aggiunge Luca Maestripieri, segretario generale della Cisl Liguria. Per Mario Ghini, segretario generale della Uil Liguria, “abbiamo aperto un percorso che ci fa sperare in future ulteriori misure per la popolazione. Siamo consapevoli che tanto ancora si può fare in quadro economico complicato come quello attuale”.
Novità anche per l’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive. “Già in passato abbiamo varato manovre con agevolazioni sull’Irap – prosegue Toti – ma mai onnicomprensive come quella che inserire nel nostro nuovo pacchetto fiscale. Andremo ad azzerare l’Irap per tutte le nuove imprese avviate dai giovani fino a 35 anni. Questa misura stimolerà la nascita di start-up in diversi settori quali commercio, ristorazione, artigianato, innovazione, hi-tech e green economy, con ripercussioni positive su tutto il sistema economico in termini di occupazione nuova e di qualità, incremento del Pil, riduzione della disoccupazione giovanile e, quindi, maggiore attrattività del territorio.
Confermata anche l’esenzione del bollo auto per i veicoli meno inquinanti, non più per cinque ma per tre anni. Tuttavia, annuncia il presidente, “dall’anno prossimo verranno aggiunti ulteriori veicoli, ampliando a livello regionale il plesso di quelli elettrici, ricomprendendo quindi anche altre categorie di veicoli che, tecnicamente, non rientrano nella normativa statale di riferimento. Importante anche l’esenzione annuale per il 2023 degli autocarri alimentati a Gnl, nell’ottica di diminuire l’impatto ambientale del trasporto privato su gomma”.
IL BILANCIO
Per quanto riguarda l’anno finanziario 2023, le risorse effettive iscritte nel bilancio di previsione ammontano a 6 miliardi e 289 milioni di euro.
Con questo bilancio la giunta regionale intende anche dare avvio al nuovo programma di sviluppo rurale, proseguire la programmazione dei fondi Fse e Por Fesr 2021-2027, continuare nell’attuazione del Pnrr che per il triennio 2023-2025 vale 223 milioni di euro (di cui 90 milioni nel 2023, 78,7 milioni nel 2024 e 55,3 milioni nel 2025) e andare avanti sul sentiero dell’alleggerimento fiscale.
Anche per gli anni 2023-2025 sono stati stanziati 55 milioni di euro per il Fondo strategico regionale con il ricorso al debito per finanziare gli investimenti pubblici e, in particolare, effettuare interventi nel campo della difesa del suolo, dell’edilizia scolastica, della cultura, dello sport e della protezione dell’ambiente per venire incontro alle molteplici esigenze del territorio.
Ecco le principali voci di spesa: Irap, 1,6 milioni di euro di esenzione per le nuove imprese giovanili; Irpef, 5 milioni di euro per la riduzione della pressione fiscale a favore dei contribuenti liguri; Salute, 4 miliardi e 130 milioni di euro; Diritto allo studio, 57,6 milioni di euro per borse di studio e sostegno alle famiglie e alle fasce deboli; Protezione Civile, 14,7 milioni di euro compreso il sistema meteo-idrologico; Tutela del territorio, 53,8 milioni di euro per la difesa del suolo e il servizio idrico; Cultura, 22,9 milioni di euro; Trasporti, 268 milioni di euro compreso il contratto di servizio con Trenitalia; Urbanistica, Edilizia abitativa ed Assetto del territorio, 52,3 milioni di euro; Servizi socio-sanitari e gravi disabilità, 144 milioni di euro; Ambiente, 32,7 milioni di euro; Lavoro e formazione professionale, 184 milioni di euro; co-finanziamento fondi europei (FESR, FSE, PSR), 77 milioni di euro; Politiche per il turismo, 6,6 milioni di euro; Sviluppo economico e competitività, oltre 256 milioni; Diversificazione fonti energetiche, 69 milioni di euro; Sport, impiantistica sportiva e tempo libero, 1,6 milioni di euro; Cooperazione e relazioni internazionali, 32 milioni.
Riguardo ai fondi del Pnrr, si registra un impegno di spesa di 223 milioni di euro nel triennio 2023-2025 di cui 65 milioni per il progetto bandiera dell’Ospedale degli Erzelli (a ciò si aggiungono i 180 milioni di euro già impegnati per il 2022, per le Case della Salute e per l’Ospedale Felettino). Sempre sul Pnrr, per l’anno 2023, sono previsti 3,5 milioni di euro in digitalizzazione, 6 milioni nel rinnovo delle flotte dei trasporti, 15 milioni per la protezione dell’architettura rurale, 21 milioni per la garanzia dell’occupabilità dei lavoratori, 6 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, 10,8 milioni per il social housing, circa 10 milioni per interventi in ambito sanitario (fascicolo sanitario e potenziamento della ricerca biomedica).
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