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Gronda, si apre il risiko delle 32 aree di cantiere. Bucci: “Alcune potrebbero essere da rivedere”

Il sindaco: "Alcune aree possono essere diventate importanti, andremo a definire quali dovranno essere occupate"

Generico dicembre 2022

Genova. Se i primi cantieri della Gronda si vedranno entro la fine di dicembre, come spiegato ieri dai vertici di Autostrade, ad aprirsi adesso è il risiko degli spazi in città che saranno funzionali alla realizzazione dell’infrastruttura. Il sindaco Marco Bucci aveva anticipato il tema a margine della firma del protocollo d’intesa e oggi lo ribadisce: “Alcune delle aree sono state già assegnate per i lavori, ma potrebbero essere da rivedere”.

Il progetto esecutivo redatto nel 2017 individua ben 32 aree di cantiere tra Ponente, Valpolcevera, nodi di Genova Est e Genova Ovest. Il campo base, inizialmente previsto nel sito ex Erg vicino al viadotto San Giorgio, sarà allestito invece nell’area ex Colisa, sulle alture di Campi, per effetto di un’intesa tra Sviluppo Genova e Autostrade sottoscritta già nel 2018 e rinnovata nel 2022. Qui si insedieranno uffici, mezzi e attrezzature: l’allestimento inizierà nei prossimi mesi nell’ambito del “lotto zero” preliminare ai lavori di scavo delle gallerie e costruzione dei viadotti che comporranno la nuova autostrada.

Ma, campo base a parte, la mappa dei cantieri potrebbe essere messa ancora in discussione. Un esempio “lampante”, spiega Bucci, è quello del nuovo mercato dei fiori, recentemente inaugurato in un’area che doveva essere occupata proprio dalle attività connesse alla Gronda. Altri rimaneggiamenti potrebbero riguardare le aree ex Ilva, che saranno il punto di arrivo dello slurrydotto concepito per trasportare verso il mare i materiali di risulta, senza far circolare camion sulle strade, riutilizzando poi i detriti per allargare la pista dell’aeroporto. Per il resto il sindaco non scende nei dettagli.

“A Genova, quando c’era stata la prima assegnazione, non c’era ancora un grande turn over di aree mentre adesso che la città sta crescendo alcune aree possono essere diventate importanti e andremo a definire quali aree dovranno essere occupate – spiega Bucci -. C’è un lavoro da fare. L’accordo che abbiamo siglato ieri dice proprio di sederci attorno un tavolo, ma non per bloccare i lavori”.

Non sono in discussione le altre aree del “lotto zero” che tra due settimane vedranno i primi cantieri. E cioè, da quanto hanno spiegato ieri l’amministratore delegato Tomasi e i project manager di Autostrade: la zona Torbella nei pressi della A7, dove si predisporranno gli imbocchi per le future gallerie in entrambe le direzioni, gli ex condomini Ciari a Bolzaneto da cui partirà la galleria Monterosso in direzione Vesima, le aree in val Cerusa e Leira per la futura realizzazione dei viadotti che scavalcheranno i torrenti.

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